Nel 1790, un soldato francese noto come “Tarrare” si distinse per un appetito inimmaginabile, nonostante le sue già quadruplicate razioni militari. La sua fame insaziabile lo portava a rovistare tra i rifiuti in cerca di resti di cibo. Sorprendentemente, a dispetto di ciò, pesava solo circa 45 kg e mostrava segni di malnutrizione.
La sua figura era inquietante per molti, in parte a causa del suo odore insopportabile che lo rendeva ostracizzato. Due chirurghi militari, Courville e il barone Percy, incuriositi dalla sua condizione, iniziarono a studiarlo. La sua storia iniziò con l’abbandono familiare dovuto alla sua voracità e la successiva vita da artista di strada, dove si esibiva ingoiando quantità enormi di cibo, persino animali vivi.
La sua pelle aveva sviluppato una capacità elastica di estendersi per contenere il cibo, ma ciò comportava anche un odore insopportabile, descritto come intollerabile da vicino. Nonostante la sua condizione, Tarrare venne reclutato dall’esercito rivoluzionario francese.
Sottoposto a una prova da Alexandre de Beauharnais, ingoiò un documento nascosto in una scatola per una missione segreta. Tuttavia, catturato dai nemici, fu torturato e costretto a rivelare la sua missione.
Dopo la sua liberazione, Tarrare implorò di non essere più usato in missioni simili e cercò aiuto medico per il suo problema. I medici provarono vari trattamenti senza successo.
Nel 1798, Tarrare morì di tubercolosi. La sua autopsia rivelò dettagli orribili: le sue viscere erano putrefatte e il fegato e lo stomaco erano enormemente deteriorati. La sua storia, avvolta nel mistero e nell’orrore, rimane ancora oggi oggetto di fascino e disgusto.