La Storia di “Nosferatu” e il Plagio di Dracula

VEB

Nel cinema, ci sono molte storie interessanti legate alla produzione di film classici, ma poche sono avvolte nel mistero e nella controversia come quella di Nosferatu (1922), uno dei primi film di vampiri e considerato oggi una pietra miliare del cinema horror. Dietro la nascita di questo film iconico si cela una vicenda di plagio e dispute legali che, ironicamente, contribuirono a renderlo immortale. Ecco una panoramica su come Nosferatu sia stato concepito come un’imitazione non autorizzata del Dracula di Bram Stoker e come sia diventato un cult del cinema mondiale.

La Storia di Nosferatu e il Plagio di Dracula
foto@Screenshot from “Internet Archive” of the trailer for Dracula (1931), Public domain, via Wikimedia Commons

Il Plagio Nascosto dietro Nosferatu

Nel 1921, il regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau decise di portare sullo schermo un adattamento del romanzo Dracula (1897) di Bram Stoker, che aveva riscosso enorme successo sia in Europa che in America. Tuttavia, i diritti del libro erano saldamente nelle mani di Florence Stoker, vedova dell’autore, che non autorizzò mai alcun adattamento cinematografico. Per ovviare a questo problema, la casa di produzione Prana Film scelse un approccio alquanto azzardato: modificare alcuni dettagli della storia, cambiando nomi e ambientazione, e procedere comunque con la produzione.

Nel film, il conte Dracula diventò il sinistro Conte Orlok, e la Transilvania fu sostituita dalla Germania. Sebbene questi cambiamenti potessero sembrare significativi, la trama rimase molto vicina a quella del romanzo originale. Il tentativo di aggirare i diritti d’autore non passò inosservato: quando Nosferatu uscì nelle sale, Florence Stoker intentò causa per violazione del copyright e ottenne una vittoria legale.


La Condanna e la Sopravvivenza del Film

La corte ordinò la distruzione di tutte le copie di Nosferatu, ma alcune bobine riuscirono a sopravvivere, venendo nascoste, piratate e distribuite segretamente in vari paesi. Questo salvataggio clandestino rese possibile la diffusione del film, il quale si tramutò progressivamente in un’opera di culto. La sopravvivenza di Nosferatu è attribuita a copie illegali circolate in Europa, che hanno permesso al pubblico di continuare a vedere il capolavoro di Murnau nonostante il divieto.

Grazie alla sua esistenza “fuori legge,” Nosferatu è diventato un classico del cinema espressionista tedesco, un esempio del potere dell’arte di sopravvivere nonostante le difficoltà legali. La storia di Nosferatu è anche una testimonianza dell’impatto culturale di Dracula e della fascinazione dell’epoca per il sovrannaturale e l’occulto.


Il Look Iconico di Conte Orlok

Il design del personaggio di Conte Orlok è una delle caratteristiche che hanno reso Nosferatu memorabile. Interpretato dall’attore Max Schreck, Orlok è raffigurato con lunghe dita artigliate, pelle pallida e occhi penetranti. Questo aspetto fisico era una rappresentazione visiva degli incubi, un vampiro visibilmente inumano e spaventoso, che si discostava dall’immagine più aristocratica e affascinante del conte Dracula.

Murnau, influenzato dall’espressionismo tedesco, accentuò l’atmosfera gotica e l’orrore psicologico, utilizzando ombre inquietanti, inquadrature angolate e un linguaggio visivo capace di comunicare un senso di inquietudine. La figura del vampiro in Nosferatu non è solo il male incarnato ma anche una manifestazione visiva delle paure del periodo storico, compresa la devastazione lasciata dalla Prima Guerra Mondiale e le incertezze economiche e sociali della Repubblica di Weimar.


Un’Influenza Duratura

Nonostante le difficoltà iniziali e le problematiche legali, Nosferatu ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema horror. Ha definito la figura del vampiro come creatura del terrore, ispirando futuri registi e influenzando opere come Dracula di Tod Browning (1931) e persino il celebre Shadow of the Vampire (2000), un film immaginario basato sulla produzione di Nosferatu, dove Max Schreck viene descritto come un vero vampiro.

Inoltre, Nosferatu rappresenta una finestra sugli sviluppi del cinema degli anni Venti, quando i registi europei stavano esplorando nuovi modi di raccontare visivamente storie complesse e inquietanti. La creatività di Murnau, il suo coraggio nel portare avanti un progetto controverso e la capacità di adattare un classico letterario in un film oscuro e unico hanno cementato la reputazione di Nosferatu come una delle opere più innovative della storia del cinema.

La storia di Nosferatu non è solo una curiosità cinematografica, ma anche un racconto sul potere dell’arte e dell’immaginazione. Nonostante le sue origini controverse e il rischio di scomparire per sempre, questo film è sopravvissuto come testamento della creatività e dell’audacia di Friedrich Wilhelm Murnau e della Prana Film. Oggi, Nosferatu è celebrato non solo come un capolavoro dell’horror ma anche come una testimonianza di come l’arte possa sfidare la censura e le convenzioni, continuando a influenzare il cinema e la cultura popolare un secolo dopo la sua nascita.

Next Post

Perde il portafogli in metro, poi la scoperta

A New York, Jonathan ha vissuto una delle esperienze più emozionanti della sua vita dopo aver subito un furto nella metropolitana. Pochi giorni dopo aver perso il portafoglio, contenente un ultimo, inestimabile ricordo di suo padre scomparso, ha ricevuto una sorpresa inaspettata: la lettera era tornata a lui, intatta, grazie […]
Perde il portafogli in metro poi la scoperta