La Nasa studia come salvare gli astronauti sulla Luna

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Con il programma Artemis pronto a riportare l’uomo sulla Luna, la NASA affronta sfide cruciali per garantire la sicurezza degli astronauti in situazioni d’emergenza. Tra i problemi più complessi, spicca quello del salvataggio in condizioni critiche, un aspetto fondamentale per le missioni lunari future.

La Nasa studia come salvare gli astronauti sulla Luna

La Sfida del Salvataggio in Ambienti Lunari

Immaginate una situazione estrema: un astronauta immobilizzato a una distanza considerevole dal lander lunare, con la sua unica speranza di salvezza nelle mani di un collega. Entrambi, però, indossano tute spaziali voluminose e progettate per la sopravvivenza in condizioni ostili. Questo scenario, apparentemente insormontabile, ha spinto la NASA a cercare soluzioni creative e tecnologiche.

Il Concorso della NASA: “Sicurezza al Polo Sud”

Per affrontare questa problematica, la NASA ha lanciato un concorso internazionale chiamato “Sicurezza al Polo Sud: sviluppo di un sistema di salvataggio lunare”. L’obiettivo è chiaro: progettare un sistema in grado di trasportare astronauti in tute spaziali per almeno 2 chilometri su terreni con pendenze fino al 20%, senza l’ausilio del rover lunare.

Il montepremi totale è di 45.000 dollari, con 20.000 dollari riservati al primo classificato. Il progetto vincitore dovrà rispondere a criteri rigorosi, come:

  • Resistenza alle condizioni estreme del Polo Sud lunare, dove le temperature oscillano tra +54°C e -203°C.
  • Capacità di affrontare terreni accidentati, evitando danni da regolite lunare o collisioni con ostacoli.
  • Leggerezza, facilità d’uso e compatibilità con le tute spaziali esistenti.

Un aspetto chiave: il sistema non deve includere un metodo per aiutare direttamente un astronauta caduto a rimettersi in piedi.

Le Sfide Ambientali e i Limiti Umani

Operare al Polo Sud della Luna presenta difficoltà uniche. Oltre alle temperature estreme, i progettisti devono considerare la scarsità di ossigeno, acqua e cibo. Questi fattori limitano il tempo di sopravvivenza di un astronauta a poche ore, o al massimo un paio di giorni, senza supporto esterno.

Gli esperti della NASA, tra cui ingegneri altamente specializzati, valuteranno i progetti sulla base dell’innovazione e della capacità di garantire la sicurezza delle missioni. L’obiettivo è chiaro: trasformare un problema apparentemente irrisolvibile in una soluzione che apra la strada a missioni lunari più sicure ed efficienti.

Un Passo Avanti per l’Esplorazione Lunare

Con il programma Artemis, la NASA non si limita a riportare l’uomo sulla Luna, ma punta a stabilire una presenza sostenibile sul nostro satellite. In questo contesto, soluzioni innovative come quelle richieste dal concorso “Sicurezza al Polo Sud” rappresentano un tassello cruciale per affrontare le sfide del futuro e per spingere i confini dell’esplorazione spaziale.

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