Le millenarie costruzioni piramidali hanno da sempre suscitato l’interesse di studiosi e curiosi, siano esse le antiche piramidi di Giza o narrativa riguardante piramidi nascoste in località remote come l’Alaska. La storia che segue riguarda Doug Mutschler, un ex addetto al controspionaggio americano, che sostiene di aver trovato una gigantesca piramide nera celata nelle aree montagnose di questa parte ghiacciata degli USA, come riporta il Daily Star.
In un’epoca priva di strumenti come Google Maps, Doug usò una mappa tradizionale e notò qualcosa di insolito: una zona bianca e luminosa tra le montagne, inesplorata. Tale area, non conformandosi agli standard di mappatura degli specialisti, sollevò immediatamente i sospetti di Mutschler. La mappa indicava: “Quest’area non è stata ancora mappata”.
“Con le mie competenze nel controspionaggio, ero certo che ci fosse qualcosa di nascosto“, ha dichiarato in un video sul canale YouTube di Quest.
Il mistero si approfondì nel 1992, anno in cui la Cina eseguì la più massiccia detonazione nucleare sotterranea mai registrata. L’esplosione generò onde d’urto che furono percepite anche in Alaska. Le notizie di questo evento giunsero negli USA e i media locali iniziarono a scavare nella storia. Fu allora che la dichiarazione di Doug circa un’enorme piramide sotterranea venne alla luce. Secondo le sue parole, la piramide era addirittura più vasta di quella di Giza, superandola di quasi 20 metri. E sorprendentemente, la sua ubicazione coincideva esattamente con quella zona non esplorata sulla sua mappa di un tempo.
Tuttavia, subito dopo quest’eccezionale rivelazione, Doug si trovò di fronte a situazioni inspiegabili. Il report che si aspettava non fu mai trasmesso. Questo silenzio mediatico lo lasciò perplesso e Doug cercò risposte recandosi alla radio locale per ottenere una copia del report. Ma il direttore della radio affermò che nessuna notizia sulla piramide era mai stata diffusa.
Nel mentre, un giovane reporter, avendo sentito la conversazione, avvisò Doug: “Due uomini sono venuti e hanno preso le registrazioni“. Ciò sembrava indicare chiaramente che qualcuno voleva occultare la storia.
Quasi due decenni dopo, la storia non aveva ancora lasciato Doug. Nel 1993 visitò Fort Meade nel Maryland, luogo che custodisce enormi archivi di documenti militari. Un archivista notò il suo interesse e lo condusse ai documenti pertinenti. La seconda scatola, contrassegnata con “Alaska“, sembrava chiamarlo. Afferro la cartella, ignaro del suo contenuto, ma presto si presentarono due uomini misteriosi, affermando che non aveva il permesso di consultare quei documenti.
Circa vent’anni dopo, si rivolse a Linda Moulton Howe, giornalista investigativa e vincitrice di un Emmy, conosciuta per le sue ricerche in ufologia e teorie cospirative. Linda iniziò a indagare sulla storia, cercando conferme delle dichiarazioni di Doug.
Linda contattò ogni possibile fonte che potesse sapere qualcosa riguardo l’enigmatica piramide e che potesse validare le strabilianti affermazioni di Doug. La speranza stava tramontando quando fu raggiunta da una chiamata anonima.
“Qualcuno dall’est mi chiamò, informandomi dell’esistenza di una gigantesca piramide sotterranea in Alaska. Un’antichità tale che nessuno può datarla“, rivelò. “La denominò la ‘Piramide Nera’ e disse che era costruita in pietra nera massiccia, alta 167 metri.“
Nonostante tutto, la piramide non venne mai trovata. Forse un giorno i misteri delle regioni settentrionali dell’Alaska saranno svelati agli studiosi e il mondo apprenderà la verità di questo stupefacente enigma sotterraneo.