179 morti, 110 prigionieri e 81 dispersi dal 18 gennaio ad oggi. Sono queste le cifre diramate dal governo ucraino. Soldati morti, caduti prigionieri o dispersi durante la battaglia e gli scontri per il controllo dello nodo ferroviario di Debaltsevo.
A fornire il dato dei militari deceduti o fatti prigionieri dai russi è Iuri Biriukov, consigliere del presidente ucraino Petro Poroshenko.
Biriukov segnala alle autorità straniere e agli organi di stampa che secondo il governo di Kiev il numero dei morti è certamente più alto. Non nasconde il consigliere del presidente ucraino la sua convinzione che tra gli 81 dispersi sicuramente ce nè saranno di per forza morti.
Da Debaltsevo si sono ritirati circa 3.500 soldati ucraini. Secondo Biriukov, i ribelli erano da cinque a sette volte più numerosi. E il tema della guerra in Ucraina è stato anche al centro del colloquio avvenuto nella giornata di sabato, in Vaticano, tra Papa Francesco e Angela Merkel.