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La domanda che Elon Musk fa a ogni colloquio per smascherare i candidati non sinceri

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Se hai mai sognato di lavorare in aziende innovative come Tesla o SpaceX, sappi che Elon Musk ha un modo tutto suo per valutare i candidati. Niente test psicologici complicati o software all’avanguardia: il miliardario usa una domanda semplice ma strategica per capire chi mente e chi ha davvero fatto la differenza nella propria carriera.

La domanda che Elon Musk fa a ogni colloquio per smascherare i candidati non sinceri
foto ottenuta con AI.

La domanda chiave: un filtro per trovare talento autentico

Durante un’intervista del 2017 con la rivista Auto Bild, Musk ha svelato la domanda che pone in quasi ogni colloquio di lavoro:

“Quali sono stati i problemi più difficili che hai affrontato nella tua carriera e come li hai risolti?”

A prima vista può sembrare un classico spunto da colloquio, ma in realtà nasconde un intento ben preciso: testare la sincerità e la competenza reale del candidato.

Secondo Musk, chi ha davvero affrontato un problema complesso è in grado di descriverlo nei minimi dettagli, spiegando contesto, ostacoli, decisioni prese e risultati ottenuti. Al contrario, chi ha solo assistito o esagerato il proprio ruolo tende a dare risposte vaghe o generiche.

“Se qualcuno ha davvero risolto un problema difficile, non lo dimentica. Puoi fargli domande tecniche e saprà rispondere senza esitazioni”, ha spiegato.

Oltre il curriculum: autenticità e pensiero critico al centro

Per Musk, il curriculum serve a poco se dietro le esperienze elencate non c’è impegno concreto. Molti candidati attribuiscono a sé stessi il merito di successi collettivi, ma è facile smascherare chi non ha partecipato attivamente a un progetto.

Durante il colloquio, Musk e il suo team approfondiscono ogni risposta, andando a scavare nelle scelte tecniche, nei metodi utilizzati e nelle conseguenze pratiche di ogni decisione.

“Devi capire se la persona è stata davvero protagonista di quel risultato o se qualcun altro ha avuto un ruolo maggiore”, sottolinea il fondatore di Tesla.

Come prepararsi a una domanda del genere? La sincerità vince sempre

La chiave per affrontare questa domanda è prepararsi con esempi concreti, raccontati in modo strutturato. Il metodo STAR (Situazione, Compito, Azione, Risultato) è uno strumento utile per organizzare il pensiero e rispondere con chiarezza.

Ecco cosa funziona:

  • Descrivere la situazione: il contesto reale del problema
  • Spiegare il tuo ruolo: cosa ti è stato chiesto di fare
  • Raccontare cosa hai fatto: le azioni specifiche che hai intrapreso
  • Evidenziare i risultati: i dati concreti, gli impatti misurabili, il feedback ricevuto

Esempi validi includono progetti salvati da un fallimento, ostacoli imprevisti gestiti con creatività o errori trasformati in lezioni preziose.

Il mindset che Musk cerca: resilienza e problem solving

In ambienti altamente sfidanti come quelli delle sue aziende, Musk non cerca la perfezione, ma la capacità di rispondere agli imprevisti. L’abilità di risolvere problemi sotto pressione è considerata essenziale.

Un fallimento raccontato con trasparenza, accompagnato da una riflessione profonda su ciò che si è imparato, può essere valutato positivamente tanto quanto un successo.

“In Tesla e SpaceX, sappiamo che i razzi possono esplodere e i prototipi fallire. L’importante è saper imparare e migliorare ogni volta.”

Conclusione: non bluffare, dimostra il tuo valore

Se stai pensando di “abbellire” il tuo curriculum o inventarti un’esperienza per fare colpo, fai attenzione: Musk è noto per smontare narrazioni costruite con poche domande tecniche. In un colloquio con lui, solo una cosa conta davvero: essere autentici.

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