La storia sumera, che risale a migliaia di anni fa in Mesopotamia, è avvolta nel mistero. Recenti scoperte archeologiche potrebbero fornire indizi significativi sul motivo della loro inaspettata scomparsa.

Alcuni studiosi avanzano l’ipotesi che la polvere radioattiva potesse avere un ruolo nella loro fine, dato che gli scheletri trovati nelle città di Harappa e Mohenjo Daro presentano livelli di radioattività inusitatamente elevati, come rilevato da contatori Geiger.
Questi resti, ben conservati a tre metri sotto terra, stupiscono per lo stato delle ossa ma sollevano domande a causa delle elevate radiazioni riscontrate. Questi ritrovamenti portano a speculazioni su possibili tecnologie antiche, al di là della nostra comprensione attuale.
Interessanti connessioni emergono anche dai testi sacri, come il Mahabharata indiano. Quest’ultimo narra di un’esplosione massiccia con luce brillante e calore intenso, suggerendo possibili fenomeni nucleari. Altri riferimenti storici menzionano sofisticati mezzi di trasporto aerei e armi potenti, risuonando in maniera stranamente familiare con le tecnologie moderne.
I Sumeri non erano solo una civiltà misteriosa, ma anche avanzata. Hanno sviluppato una delle prime forme di scrittura, il cuneiforme, e hanno contribuito significativamente alla matematica, astronomia e architettura. Uno dei loro contributi architettonici più noti sono gli ziggurat, imponenti piramidi utilizzate come templi.
Situati strategicamente tra i fiumi Tigri ed Eufrate, i Sumeri prosperarono nel commercio, diventando un nodo cruciale nelle antiche rotte commerciali. Il loro sistema di scambio e la loro attitudine al commercio li collegavano a molte altre grandi civiltà.
Eppure, per quanto fossero avanzati e influenti, la civiltà sumera ha conosciuto un declino. Le recenti scoperte legate alla radioattività potrebbero suggerire una fine drammatica, legata a tecnologie sconosciute e a esperimenti perduti nel tempo.