L’Unione Europea garantisce il diritto ai soggetti coinvolti in commercio di poter detrarre una percentuale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) su alcuni beni e servizi destinati ad attività professionali. Le autovetture rientrano proprio in questa categoria di beni, e con esse anche tutti i costi associati quali carburante e riparazioni varie che molto spesso possono superare di gran lunga i costi di acquisto del veicolo stesso.
Le percentuali di detrazione in seguito alla proroga dell’UE all’Italia
L’Unione Europea ha concesso all’Italia una proroga per quanto riguarda la detraibilità IVA sulle autovetture utilizzate nell’esercizio di un’attività aziendale o dai professionisti.
In Italia, la percentuale IVA a regime forfettario è del 40% e si applica a tutti i veicoli a motore adibiti al trasporto di beni o persone con un peso inferiore o uguale a 3.499 chilogrammi e i quali posti a sedere non sia superiore ad otto (al quale va aggiunto quello del conducente).
La percentuale è più alta, infatti arriviamo ad una detrazione dei costi pari al 100% nei casi in cui:
● il veicolo venga usato come taxi;
● sia un veicolo a noleggio/leasing;
● il veicolo venga utilizzato da agenti di commercio;
● sia un veicolo utilizzato nelle scuole guida.
La differenza fondamentale dunque è nell’uso che si fa della vettura: se è ad uso promiscuo, il limite di detrazione dei costi rientra nel 40%, mentre se la vettura è ad uso esclusivo la detrazione sul costo di acquisto è al 100% così come quella sulle spese d’impiego. Rientra nei calcoli delle spese di impiego anche quello del detrarre IVA sul rifornimento.
Come detrarre i costi IVA sul rifornimento: addio schede carburante
Se fino al 2018 per poter detrarre i costi IVA sul rifornimento era sufficiente possedere una scheda carburante, un documento che i possessori di partita IVA dovevano possedere al fine di poter scaricare tasse, costi di benzina ed altri carburanti dal 1 gennaio 2019, questa scheda è soppiantata dalle carte carburante accompagnate dall’obbligo di fattura elettronica in seguito ad ogni acquisto di carburante.
Per effetto della Legge di Bilancio del 2018, le schede carburante sono state abolite a favore di pagamenti con mezzi tracciabili, infatti a poter detrarre i costi sull’IVA saranno soltanto coloro che pagheranno il rifornimento con i nuovi metodi di pagamento elettronici.
Tra essi troviamo sicuramente le nuove carte carburante, vere e proprie carte di pagamento elettroniche che permettono di acquistare carburante e ricevere la corrispondente fattura elettronica legata all’acquisto. Ricordiamo che è ancora possibile pagare in contanti i rifornimenti di carburante ma non si avrà alcun diritto sulla detrazione dell’IVA e la deducibilità dei costi.
Le carte carburante e l’offerta Soldo
Le carte carburante rappresentano un importante vantaggio per tutti i professionisti che spendono non pochi soldi in carburante durante il corso della loro attività. Queste carte, come quelle offerte da Soldo, semplificano la certificazione dei rifornimenti effettuati e consentono di recuperare l’IVA e di ottenere sgravi fiscali in modo agevolato.
Attualmente sono presenti due tipi di carte carburante: quella destinata esclusivamente all’acquisto di carburante, come Soldo Drive, oppure anche carte elettroniche multifunzione che permettono, oltre all’acquisto di carburante, di effettuare qualsiasi tipo di acquisto proprio come una normale carta di debito/credito o prepagata.
In questo caso Soldo offre anche una vera e propria prepagata aziendale che permette di tener sott’occhio costi e consumi dei dipendenti ai quali questa carta è affidata, affinché si possano evidenziare anche ipotetici usi illeciti dei fondi aziendali da parte degli impiegati.
Con Soldo è possibile controllare online l’intera cronologia delle spese e dei costi sostenuti da ogni dipendente. Il sistema Soldo è semplice da utilizzare ed effettua gran parte del lavoro facendoti risparmiare tempo e denaro: con Soldo individui la stazione di rifornimento più conveniente, hai un monitoraggio di costi e consumi sostenuti, hai la riconciliazione delle fatture elettroniche coi pagamenti ed infine il documento riepilogativo che ti permette di contabilizzare le suddette fatture in previsione di una detrazione dei costi IVA sulle vetture aziendali.