I numeri, diffusi dal Governo e dall’Istat, parlano di un considerevole aumento dell’occupazione, soprattutto giovanile, nel primo trimestre 2015, eppure, a ben guardare, il clima di sfiducia è ancora molto diffuso tra i vari strati della popolazione e sono in molti coloro che si sono rassegnati a non trovare un lavoro, tanto da smettere di cercarlo.
In Italia, infatti, ci sono oltre 3,5 milioni di persone che, pur essendo disponibili a lavorare, non cercano impiego, quasi 2 milioni dei quali perché scoraggiati. E’ quanto emerge dalle tabelle Istat sul primo trimestre 2015, secondo le quali ci sono ancora 3,3 milioni di disoccupati.
Le persone senza occupazione ma disponibili sono così quasi 7 milioni, con un picco nel Sud (2,280 mln). Oltre 3 mln su 7 hanno meno di 35 anni. Sono, infatti, in questa fascia di età (15-34 anni) 1.663.000 disoccupati e 1.347.000 tra coloro che si dicono disponibili a un impiego ma non hanno fatto azioni di ricerca attiva nelle settimane precedenti la rilevazione.
In Italia poi meno della metà dei laureati risulta occupato entro i tre anni dal conseguimento del titolo, una percentuale di quasi trenta punti inferiore alla media europea (78,2% nell’Ue a 28)
In Italia 3,5mln di disoccupati non cercano lavoro.
Io sono tra di essi:
il governo mi ha umiliato ed esiliato, favorendo l’accesso al lavoro under28 e condannando alla espulsione sine die dal mondo del lavoro gli over28.
Stato assassino non va riformato:
va abbattuto e rifondato.