Una flotta di astronavi a vele solari spinte da laser in un viaggio ventennale nello spazio, viaggiando al 20% della velocità della luce, alla ricerca di forme di vita. Destinazione la stella più vicina, Alpha Centauri, distante circa 41 miliardi di chilometri dal nostro pianeta, ovvero ben 4,37 anni luce.
Non è fantascienza, ma la proposta finanziata con 100 milioni di dollari dal miliardario russo Yuri Milner, presentata con sostegno dell’astrofisico Stephen Hawking e del Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg.
“Quello che ci rende umani è la capacità di superare i nostri limiti. E come possiamo superarli? Con la nostra mente e le nostre macchine”, ha spiegato Hawking nel corso della conferenza stampa organizzata da Milner a New York, aggiungendo: “Questa fantasia rischia di diventare realtà prima di quanto possiate immaginare”.
“Entro vent’anni al massimo, potremmo raggiungere Alpha Centauri. Negli ultimi cinque anni si è scoperto che i pianeti in fasce abitabili delle galassie sono comuni. Ce ne sarebbero miliardi soltanto nella nostra galassia. Eppure non sappiamo ancora nulla della vita extraterrestre: siamo davvero soli nell’Universo? O ci sono altri la fuori? Solo la scienza può rispondere”, ha dichiarato Milner.
L’idea è quella di creare un veicolo spaziale delle dimensioni d un microchip, proprio come in quelli utilizzati nei device elettronici, poi di lanciare un migliaio di queste microastronavi in orbita intorno alla Terra. Ogni navicella sarebbe provvista di una vela solare, la quale, spiegano i ricercatori “funziona come una vela su una barca, ma viene spostata dalla luce anziché dal vento”.
“Tuttavia ci vorranno 20 anni per sviluppare la tecnologia necessaria, produrre le nanoastronavi e riuscire ad inviarle nell’orbita terrestre. Poi altri 20 di viaggio”, ha aggiunto il magnate russo.
“In linea di principio potremmo arrivarci nell’arco di una generazione. La Terra è un posto magnifico ma non durerà per sempre. Se vogliamo sopravvivere dobbiamo puntare alle stelle. Gli astronomi credono che ci sia una ragionevole possibilità di un pianeta simile alla Terra in orbita intorno ad una delle stelle del sistema di Alpha Centauri. Ne sapremo di più nei prossimi due decenni grazie ai telescopi da terra e a quelli spaziali”, conclude Stephen Hawking.