Cioccolato, gelato, bevande, ma anche smalti, solventi e altre prove si confrontano ogni giorno gli interni delle automobili, specie se utilizzate da famiglie con figli di ogni età, e in modo ancora più particolare quando si affrontano lunghi viaggi. A tale scopo gli ingegneri Ford eseguono dei test non-convenzionali su materiali e rivestimenti, al fine di diventare “a prova di famiglia”.
I materiali vengono”testati” con smalti per unghie, solventi, profumi e spray per capelli, dopodiché i campioni vengono inviati in laboratorio e analizzati al microscopio per conoscere la resistenza ai differenti agenti chimici. E’ stato addirittura aggiunto un nuovo test che prevede l’esposizione dei materiali al calore delle piastre portatili per capelli, a volte utilizzate in auto e appoggiate su sedili e tappetini.
Il centro ricerche Ford di Dunton, nel Regno Unito, è pieno di risorse, difatti ogni anno consuma chili di caffè per verificare la resistenza alle macchie di plastiche e tessuti. Sulla C-Max, per esempio, vengono condotti test di resistenza di diversi tipi, come la resistenza ai graffi: le superfici vengono sottoposte 600 volte agli effetti di una mazza ferrata, tipo quelle medievali, al fine di simulare gli effetti di elementi metallici come i rivetti dei jeans o le borchie dei vestiti o i test di resistenza alla luce solare, dove i campioni vengono illuminati con raggi uv per 156 giorni, senza interruzioni, simulando 5 anni di esposizione alla luce nel luogo più luminoso della Terra. Nel centro prove ambientali di Dunton, invece, una C-Max è stata sottoposta a test di resistenza a temperature oscillanti fra i -40 e i 55 gradi, simulando anche altitudini fino a 5.200 metri e condensando in soli 6 mesi ben 10 anni di utilizzo estremo.
Queste prove estreme vengono eseguite in strutture dove le auto sono guidate su tracciati che simulano le strade di tutto il mondo, in particolare quelle con le condizioni più ostili.