Si parla tanto di mobilità alternativa, di cibi più ecosostenibili, di attenzione all’ambiente che ormai è irrimediabilmente deturpato dagli eccessi umani, ma gli sforzi fatti finora bastano per mettere un freno concreto all’inquinamento e alle sue terribili conseguenze?
A quanto pare no: a lanciare l’ennesimo allarme è l’Onu, secondo cui le concentrazioni medie di anidride carbonica a livello globale hanno raggiunto 405,5 parti per milione nel 2017, con un trend in continuo aumento.
In buona sostanza, quindi, l’anidride carbonica, il metano e il protossido di azoto non solo non sono diminuiti ma anzi sembrano in costante crescita.
Senza tagli all’inquinamento atmosferico, sottolinea l’agenzia dell’Onu, “i cambiamenti climatici avranno impatti sempre più distruttivi”.
“La finestra di opportunità per agire è praticamente chiusa”, ha quindi ammonito il responsabile dell’agenzia Onu, Petteri Taalas.