Nonostante nel sud Italia continui un caldo assolutamente anomalo per il periodo, con temperature fino a 10 gradi oltre la media del periodo, sono già tantissimi gli italiani finiti a letto, tra termometro e fazzolettini, alle prese con la tanto famigerata prima influenza stagionale.
Nello specifico, sono quasi 100mila, precisamente 96.900, i casi di influenza registrati in Italia. A rivelarlo è la rete Influnet, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), secondo cui i più colpiti sono i bambini: dal 26 ottobre al 1° novembre, nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 2,24 casi per mille assistiti.
“Queste giornate ci fanno pensare a tutto tranne che ai malanni invernali”, spiega Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’università degli Studi di Milano.
E se “le temperature primaverili, se non estive in alcune regioni, ci portano a vestirci in modo più leggero e probabilmente a non fare caso a virus e batteri, è importante invece non abbassare il livello di attenzione”. E soprattutto “non accantonare il discorso della vaccinazione influenzale, a cui bisogna ricorrere in queste settimane perché sia efficace e copra i mesi successivi”, precisa l’esperto che fa anche parte del comitato scientifico di Osservatorioinfluenza.it.
“Il picco massimo degli Influenzati – sottolinea il presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), Massimo Andreoni – è previsto per la seconda metà di gennaio”, quando secondo le previsioni “saranno circa 1 milione gli italiani ammalati”.