Incendio di Pomezia, il Campidoglio consiglia di chiudere le finestre a Roma sud.
Prima sembrava una notizia seria, poi una mezza bufala, poi è di nuovo subentrata la serietà dell’accaduto.
La rete ne combina di tutti i colori, ed è difficile avere un resoconto dettagliato e preciso di una notizia.
Questo perché spesso e volentieri c’è la rincorsa a essere fra i primi a comunicare la notizia: tutto ciò va a discapito dell’obiettività e sovente anche della ragionevolezza.
E’ successo questo anche nel caso della notizia della fabbrica incendiata sulla Via Pontina, vicino a Roma.
Venerdì erano stati mandati messaggi allarmati e allarmanti sull’incendio della fabbrica, la quale sembra possedere materiali pericolosi al proprio interno.
Poi l’allarme pareva rientrato, almeno parzialmente, dopo l’intervento delle squadre di soccorso.
Senonché sabato mattina gli abitanti di Roma su, quando hanno aperto le finestre, hanno avvertito un forte odore acre.
Nelle zone di Ostia, Infernetto, Acilia, Torrino e in generale di Roma sud, si è subito capito che il problema non era stato risolto.
E, infatti, le notizie erano che durante la mattinata le squadre di intervento dei Vigili del Fuoco, unitamente alle altre Forze dell’ordine, ancora stavano combattendo per spegnere completamente l’incendio.
Gli abitanti di Pomezia e zone limitrofe sono stati costretti in buon numero a utilizzare mascherine, mentre molte persone hanno preferito addirittura allontanarsi dai luoghi da dove si è sprigionata la densissima e nerissima nube tossica.
Solo a questo punto, anche il Comune di Roma ha deciso di intervenire consigliando misure precauzionali.
Ieri il Campidoglio si era limitato a dire che non erano giunte segnalazioni di pericolo da parte delle autorità competenti.
Oggi parziale rivisitazione: “Al momento dalle centraline Arpa non si rilevano dati di sostanze inquinanti rilevanti, né superamenti dei limiti imposti per la qualità dell’aria dalla normativa vigente. Tuttavia sono arrivate segnalazioni di odori fastidiosi in alcune zone di Roma sud. L’Arpa non ha diramato nessun invito a chiudere le finestre, ma questa misura può essere utile come rimedio contro gli odori”.
Quest’ultima cosa in verità l’avrebbe capita anche un bambino di un paio d’anni.
Ma tant’è, quando regna l’incertezza e la paura, si scrivono anche cose senza senso.
Per quanto riguarda l’eventuale presenza di amianto nella fabbrica, si stanno facendo le verifiche del caso.
Vedremo gli sviluppi, perché in realtà si tratta di una situazione abbastanza complessa da gestire.