In Cina, una nuova tendenza sta suscitando entusiasmo e preoccupazione: le maschere realistiche in silicone, originariamente usate per feste in costume, stanno ora diventando strumenti per commettere reati, creando allarme tra le forze dell’ordine.
Sulla principale piattaforma di e-commerce del paese, Taobao, queste “maschere di silicone” sono vendute come un mezzo per trasformarsi in chiunque, da una celebrità a un amico. Alcune di esse promettono persino di ingannare i sistemi di riconoscimento facciale.
Un’acquirente ha recentemente pubblicato una foto di sé con una maschera del Professor Severus Piton, ricevendo complimenti per il suo realismo e i dettagli. Questo conferma che la qualità delle maschere è ora così alta da poter essere indistinguibile da un vero volto umano.
Tuttavia, questa tecnologia non è priva di difetti. Lo scorso marzo, a Shanghai, si sono verificati furti in cui un ladro ha utilizzato una maschera di silicone per travestirsi da anziano. Sebbene sia riuscito a ingannare le telecamere di sorveglianza, le prove lasciate sulla scena hanno permesso alla polizia di individuarlo.
Nonostante questi incidenti, in Cina non esiste alcun divieto legale sulla vendita di maschere in silicone, che continuano a diffondersi in tutta l’Asia. Gli esperti temono che queste maschere possano essere utilizzate per violare i diritti di immagine e comportare altri rischi legali.
La diffusione delle maschere in silicone in Cina dimostra come i progressi nella mascheratura e nella tecnologia possano avere conseguenze inaspettate.
Intanto a Tokyo, un gruppo di ingegneri ha presentato una tuta innovativa, prima nel suo genere, che non solo imita la pelle umana, ma la riproduce fedelmente.
Questa tuta, sviluppata con tecnologia avanzata, replica accuratamente la struttura, il colore e persino la temperatura della pelle umana. I ricercatori sostengono che una tuta simile potrebbe essere usata per creare assistenti robotici più realistici o per effetti speciali nei film.
Tuttavia, la controversia intorno a questa invenzione riguarda gli aspetti etici dell’uso di materiali che imitano la pelle umana. Alcuni esperti esprimono preoccupazioni circa il potenziale uso improprio di tali tecnologie, mentre altri vedono un grande potenziale per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.