In Cina inventano un gel che ferma l’artrite

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Un recente progresso nel trattamento dell’osteoartrosi potrebbe offrire nuove speranze a milioni di persone affette da questa debilitante malattia. Un gruppo di scienziati cinesi, appartenenti all’Istituto di ricerca avanzata di Shanghai e all’ospedale Xiangya di Changsha, ha sviluppato un biomateriale innovativo che promette di rallentare la progressione dell’osteoartrosi e di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.

In Cina inventano un gel che ferma artrite
foto@pixabay

L’osteoartrosi è una delle patologie degenerative più diffuse a livello articolare, caratterizzata da dolore, gonfiore e rigidità, e interessa prevalentemente ginocchia, anche, colonna vertebrale e braccia. La progressiva degenerazione del tessuto cartilagineo nelle articolazioni porta a una riduzione della lubrificazione naturale, causando un aumento dell’attrito e conseguenti danni permanenti.

Il nuovo approccio terapeutico prevede l’impiego di “microsfere di idrogel” combinate con anticorpi, con l’obiettivo non solo di ripristinare la lubrificazione della cartilagine, ma anche di prevenire ulteriori danni ai tessuti. Le microsfere di idrogel (HMS) create dai ricercatori sono costituite da gelatina metacrilato e poli(sulfobetaina metacrilato), materiali che favoriscono la crescita e l’idratazione cellulare, contribuendo alla riparazione del tessuto cartilagineo.

Un elemento cruciale di questa terapia è l’anticorpo anti-collagene di tipo I (Anti-Col1), che si concentra sulle aree cartilaginee danneggiate nelle fasi iniziali dell’osteoartrosi. L’anticorpo si lega alle microsfere di idrogel, permettendo di mirare con precisione alle zone infiammate e ridurre così il rischio di ulteriori lesioni.

La validità di questo trattamento è stata confermata attraverso esperimenti condotti su animali. Nei ratti affetti da osteoartrosi in fase iniziale, la somministrazione del biomateriale ha portato a una significativa riduzione dei sintomi e a una prevenzione del deterioramento articolare. I risultati hanno mostrato che la nuova tecnologia era molto più efficace rispetto ai trattamenti tradizionali nel ridurre l’attrito e migliorare la lubrificazione delle articolazioni, con un abbattimento del coefficiente di attrito di oltre un terzo rispetto ai metodi convenzionali.

Questa tecnologia innovativa si dimostra particolarmente efficace nel combattere l’infiammazione e nel proteggere le articolazioni da ulteriori danni.

I ricercatori nutrono la speranza che il loro lavoro possa non solo migliorare la vita di milioni di persone, ma anche contribuire a rallentare la diffusione dell’osteoartrosi, una malattia in costante aumento a livello globale, in parte a causa dell’invecchiamento della popolazione e dei cambiamenti nello stile di vita.

Se ulteriori studi confermeranno l’efficacia e la sicurezza di questa nuova terapia negli esseri umani, si potrà parlare di un notevole progresso nella lotta contro l’osteoartrosi.

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