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Il segnale (quasi) invisibile che preannuncia un divorzio

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Le relazioni sentimentali, proprio come un giardino, hanno bisogno di attenzioni costanti per crescere sane e durature. Ma c’è un “parassita” emotivo che può distruggerle in modo silenzioso e progressivo: il disprezzo. Secondo lo psicologo e terapeuta di coppia John Gottman, questo è il segnale più pericoloso all’interno di una relazione. Ed è anche il più affidabile indicatore di un futuro divorzio.

Il segnale quasi invisibile che preannuncia un divorzio

Il disprezzo: il nemico numero uno della coppia

John Gottman, professore all’Università di Washington e fondatore del Gottman Institute, ha dedicato oltre 40 anni alla ricerca sulle dinamiche di coppia. In uno dei suoi studi più noti, condotto nel 1992, riuscì a prevedere con un’accuratezza del 93,6% quali coppie si sarebbero lasciate. Il fattore comune? La presenza costante del disprezzo nel modo di comunicare.

Ma cosa si intende esattamente per disprezzo? Si tratta di atteggiamenti sottili ma velenosi: sospiri, occhi alzati al cielo, sarcasmo, imitazioni ironiche, tutti segnali che trasmettono un messaggio chiaro — “Ti considero inferiore”. Questo comportamento spesso nasce da rancori non affrontati e si trasforma in una forma di aggressione psicologica che mina profondamente la relazione.

Disprezzo e salute: un impatto reale

Il disprezzo non colpisce solo la qualità del legame amoroso, ma ha anche conseguenze sul benessere fisico e mentale di chi lo subisce. Secondo il Gottman Institute, può aumentare i livelli di stress e peggiorare la salute emotiva. Nelle coppie in crisi, i litigi non servono a chiarirsi, ma diventano uno scontro per affermare la propria superiorità sull’altro.

Quando il partner diventa un avversario e non più un alleato, anche la comunicazione più banale può trasformarsi in un conflitto.

C’è una via d’uscita? Sì, e parte dal linguaggio

La buona notizia è che il disprezzo può essere disinnescato. Il primo passo è cambiare il modo in cui si comunica. Invece di frasi accusatorie come “Non ti importa mai di quello che dico”, è più efficace dire “Mi sento trascurato quando non parliamo”. Questo approccio riduce la difensività e apre la strada a un confronto più costruttivo.

Nel lungo periodo, Gottman suggerisce di coltivare l’ammirazione reciproca, anche attraverso gesti quotidiani semplici ma significativi: un complimento sincero, un abbraccio, o anche solo un bacio di sei secondi, che secondo la scienza è sufficiente a stimolare la produzione di ossitocina, l’ormone dell’affetto.

La relazione non è una gara: il rispetto fa la differenza

Alla base di una relazione sana non ci sono solo amore e passione, ma rispetto, gentilezza e collaborazione. Gottman invita a vedere il partner non come un avversario, ma come un compagno di squadra. E se riconosci nella tua relazione segnali di disprezzo, non è il caso di farsi prendere dal panico: individuare il problema è il primo passo verso il cambiamento.

Con impegno reciproco e una comunicazione più empatica, anche i legami logorati dal tempo o dalle incomprensioni possono essere risanati.

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