La notizia del casting di Cynthia Erivo nel ruolo di Gesù per una nuova produzione di Jesus Christ Superstar ha acceso un acceso dibattito globale. La talentuosa attrice, nota per il suo ruolo in Wicked, interpreterà il protagonista del celebre musical, una scelta che ha diviso il pubblico tra entusiasmo e polemiche.

Mentre alcuni lodano l’innovativo approccio artistico, altri considerano questa decisione una provocazione, ritenendola blasfema. Sui social media, il dibattito è esploso: c’è chi vede questa reinterpretazione come un’opportunità di inclusività e chi, invece, la considera una distorsione della figura di Cristo.
Secondo la dottoressa Meredith Warren, esperta di studi biblici presso l’Università di Sheffield, non esiste una raffigurazione storicamente accurata di Gesù, ma le descrizioni della Bibbia lo ritraggono come un uomo senza particolari tratti distintivi. Alcuni studiosi sostengono che il suo aspetto fosse simile a quello degli uomini dell’epoca, con pelle scura, occhi scuri e capelli ricci.
Questa scelta di casting rappresenta un nuovo modo di interpretare una delle figure più iconiche della storia. Ma è un’innovazione artistica o un oltraggio alla tradizione cristiana? Il dibattito è aperto.