Quando si affronta il mistero della morte, si aprono varie prospettive. La scienza si concentra sulle manifestazioni fisiche del trapasso, mentre per molti persiste il fascino del dopo, il destino dell’anima oltre il confine terreno.
Il noto quotidiano Daily Star ha raccolto pareri e riflessioni di medici ed esperti, alcuni dei quali hanno esaminato anche esperienze ESP di individui che affermano di aver gettato uno sguardo sull’aldilà.
La dottoressa Kathryn Mannix, specializzata in cure palliative e fine vita, condivide la sua opinione:
“La morte, a mio avviso, potrebbe non essere così spaventosa come immaginiamo. Dobbiamo abbracciare la saggezza intrinseca della morte umana e discutere apertamente di questo processo per poterla comprendere appieno.”
Il dottor Fleischmann, testimone della transizione di circa 2.000 individui, ha offerto una prospettiva altrettanto intrigante. Durante un TED Talk del 2014 ad Amburgo, ha descritto i vari stadi dell’esperienza di trapasso:
“Nella prima fase si avverte un improvviso cambiamento: tutto il dolore, l’ansia e la paura svaniscono, lasciando spazio a una sensazione di pace e tranquillità. Alcuni riportano persino gioia.”
Segue una fase di “esperienza fuori dal corpo“, in cui gli individui si sentono come se stessero fluttuando sopra di sé, osservandosi distesi.
Il terzo stadio è descritto come “confortevole“ per la stragrande maggioranza, ma una piccola percentuale riporta sensazioni negative, come rumori e visioni inquietanti.
Nella fase successiva, i pazienti spesso descrivono una luce che emerge nell’oscurità, calda, luminosa e attraente.
Infine, circa il 10% dei sopravvissuti alla pre-morte parla di un ambiente meraviglioso, colori vividi, musica e un senso di amore incondizionato.
Queste riflessioni suscitano domande profonde sulla natura della nostra esistenza e del passaggio oltre la vita terrena. Alcuni esperti suggeriscono che le funzioni cerebrali possano continuare anche dopo il cessare del battito cardiaco, mantenendo una sorta di coscienza per un breve periodo.
Queste visioni contrastanti ci invitano a riflettere sul mistero della vita e della morte, aprendo spazi di discussione e ricerca che vanno oltre i confini della nostra comprensione attuale.