Nonostante sia celebrato e conosciuto in tutto il mondo come il “Colosseo quadrato”, al suo interno vi sono entrate ben poche persone, ma da quando è sede del quartier generale di Fendi, che qui ha stabilito la Direzione, gli uffici e il prestigioso, qualcosa è cambiato.
Il Palazzo della Civiltà Italiana, questo il suo vero nome, da oggi infatti sarà visitato da migliaia di turisti che certamente accorreranno per visitare la mostra “Una nuova Roma. L’Eur e il Palazzo della Civiltà Italiana” a cura di Vittorio Vidotto e Carlo Lococo, che è ospitata al primo piano.
Il complesso, monumentale e unico nel suo genere, sarà aperto per la prima volta al pubblico: al primo piano, un’ampia sala espositiva di 1.200 mq ospiterà mostre ed eventi, dando così l’occasione a tutti, italiani e turisti, di ammirare il “Colosseo quadrato”, simbolo di un’Italia dalla bellezza indissolubile.
Palazzo della Civiltà Italiana, costruito negli anni Trenta e terminato per l’Esposizione Universale del 1942, per oltre 70 anni è stato abbandonato, aprendo di tanto in tanto a eventi privati. Fendi ha colto l’occasione ed è riuscita a chiudere l’accordo, trasferendo le attività e gli uffici nel cuore di Roma, tra i marmi bianchi e rossi del palazzo, perfettamente restaurati.
La mostra, voluta da Fendi e realizzata con l’Assessorato alla Cultura e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, racconta di un quartiere, l’Eur, che avrebbe dovuto ospitare nel ’42, una grande Esposizione Universale che non ebbe mai luogo a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale che ne bloccò i lavori, mentre il palazzo della Civiltà Italiana, progettato da Giovanni Guerrini, Ernesto Bruno La Padula e Mario Romano, fu invece uno dei pochi edifici essere completati. L’esposizione narra, attraverso disegni, schizzi, progetti, la storia dell’ideazione di questo quartiere-città, bianco e luminoso, grazie all’uso del marmo, monumentale per il richiamo all’arte classica, e moderno per i canoni dell’architettura razionalista che lo realizzò.