Il campanello elettrico di Oxford, un mistero ancora irrisolto

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Molti si chiedono se una qualsiasi batteria può durare per sempre senza essere ricaricata, sembra proprio di si, almeno stando al mistero del campanello elettrico che si trova nel Clarendon Laboratory dell’Università di Oxford nel Regno Unito.

Il campanello elettrico di Oxford un mistero ancora irrisolto
foto@youtube

Il dispositivo, ufficialmente noto come Clarendon Dry Pile, è costituito da una sfera di metallo sospesa che si muove avanti e indietro tra due piccole campane. Una palla che colpisce le campane fa un suono squillante.

Più di 175 anni dopo la sua fabbricazione, il campanello elettrico Oxford ha suonato oltre 10 miliardi di volte. E il segreto sta nella batteria che alimenta questo dispositivo. Nessuno ha ancora capito la composizione della batteria e gli scienziati stanno aspettando disperatamente che finisca per studiarne il contenuto.

Al momento, la batteria non mostra segni di scarica, e nel Guinness dei primati è stata definita la “batteria più longeva del mondo” per così tanto tempo di funzionamento.

Il dispositivo, creato dai produttori di strumenti Watkin e Hill, consisteva in due campane di ottone, ciascuna sotto una batteria a secco, con una sfera di metallo (o maglio) che oscillava tra di loro, creando un suono squillante.

Quando suona una delle campane, la batteria a setole asciutte corrispondente rilascia una piccola carica, lanciando la campana verso l’altra campana. Il processo viene ripetuto più e più volte, creando così un suono squillante. E poiché solo una piccola quantità di carica passa tra le campane, la batteria si scarica molto poco mentre continua a suonare, rendendolo uno degli esperimenti scientifici più longevi al mondo.

Gli scienziati suggeriscono che la composizione potrebbe consistere in strati alternati di lamina metallica e carta ricoperta di biossido di manganese, diverse migliaia di strati o dischi spessi. La batteria è inoltre rivestita con uno strato isolante di zolfo fuso per la protezione dagli agenti atmosferici.

Ad oggi, la campana ha suonato circa 10 miliardi di volte, ma il suono è appena udibile perché la carica generata è così piccola che la sfera di metallo tocca a malapena le campane di metallo. Tuttavia, come ha funzionato esattamente per così tanto tempo? Nessuno lo ha ancora scoperto.

Il team di Oxford sta aspettando che la batteria si scarichi e il meccanismo venga smontato, ma per ora non hanno altra scelta che fare ipotesi plausibili sulla sua composizione.

fonte@esoreiter

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