Il gran caldo non fa soffrire solamente gli uomini, ma anche e soprattutto gli animali, che stremati dalla calura estiva non riescono a produrre quanto fano di solito.
A risentire delle temperature vicine ai 40 gradi sono soprattutto le mucche: secondo un dato fornito da Coldiretti, infatti, a causa delle temperature troppo elevate nelle prime due settimane di luglio le mucche prealpine hanno prodotto fino al 15% di latte in meno.
Ma in alcuni casi quando fa così caldo le vacche possono arrivare a produrre anche fino al 20 per cento di latte in meno rispetto al solito, soprattutto nelle zone più calde della pianura” spiegano il presidente e il direttore di Coldiretti Varese Fernando Fiori e Francesco Renzoni.
A livello nazionale sono già 50 milioni i litri di latte persi per colpa del caldo nei primi quindici giorni di luglio. “Se nei pollai si è già registrato – precisa la Coldiretti – un calo fra il 5 al 10 per cento nella deposizione delle uova, per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi ed oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte mentre per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40 per cento in meno della razione giornaliera”.
Al calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque anche – spiegae la Coldiretti – un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo.