Secondo un recente rapporto di analisi condotto dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), è emerso che una percentuale significativa delle malattie di origine alimentare, come l’intossicazione alimentare, è associata ai dipendenti di ristoranti e aziende alimentari che si presentano a lavorare malati. I CDC, un’agenzia responsabile della salute e della sicurezza pubblica negli Stati Uniti sotto il Dipartimento della salute e dei servizi sociali, hanno basato il loro studio su dati raccolti tra il 2017 e il 2019.
Il rapporto ha rivelato che circa il 40% delle malattie causate da attività alimentari, come ristoranti e servizi di catering, sono attribuibili ai dipendenti che si presentano a lavoro nonostante siano malati. In particolare, il norovirus, noto per i sintomi di vomito e diarrea, è responsabile del 47% delle malattie di origine alimentare, mentre la salmonella rappresenta il 18,6% dei casi. È stato evidenziato che una parte significativa di queste malattie è stata causata proprio dai dipendenti che hanno continuato a lavorare nonostante fossero malati.
Il rapporto del CDC ha anche sottolineato che, sebbene molti dirigenti abbiano dichiarato che le loro organizzazioni hanno politiche per i lavoratori malati, tali politiche spesso mancano di componenti volte a ridurre il rischio di malattie di origine alimentare. La contaminazione del cibo da parte di lavoratori malati o infetti è una delle principali cause di epidemie e, di conseguenza, è necessario rivedere e migliorare il contenuto e l’attuazione delle politiche esistenti.
L’industria alimentare ha il dovere di proteggere la salute dei consumatori e garantire la sicurezza dei prodotti alimentari che offrono. È fondamentale che le aziende del settore ristorativo e alimentare adottino politiche rigorose che incoraggino i dipendenti malati a rimanere a casa e riprendersi prima di tornare al lavoro.