Nei giorni scorsi i viaggiatori erano piombati nel panico: la dimensione del bagaglio a mano, quello per capirci da portare a bordo con le cose essenziali da tenere con sé e non da imbarcare in stiva, sarebbe stata ulteriormente diminuita.
Come avremmo fatto a farci entrare tutto, quando già adesso bisogna ingegnarci per far quadrare lo spazio tra mille cose che sono diventate essenziali?
Per fortuna c’è stato un momentaneo, anche se si spera diventi definitivo, dietrofront: le proteste delle compagnie americane hanno convinto il consorzio Iata a fare marcia indietro. Il trolley in cabina, per ora, non avrà alcuna modifica riguardo ai centimetri concessi che restano 56 x 45 x 25 centimetri, contro i 55 x 35 x 20 che proponeva. Si parlava, dunque, di un meno 39 per cento.
La motivazione di una simile misura era quella di collocare più facilmente il bagaglio nelle cappelliere, ottimizzando gli spazi e velocizzando l’imbarco.