I rettiliani erano la prima razza intelligente sulla Terra?

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L’essere umano si considera spesso come il culmine della creazione, tendendo a vedere l’intera storia della Terra come un lungo preludio alla sua comparsa. Tuttavia, se si confrontano i circa 200.000 anni di esistenza umana con i miliardi di anni di vita sul pianeta, ci si rende conto che la nostra presenza rappresenta appena un istante in questa vasta cronologia. Le tracce di antiche conoscenze, le strutture megalitiche, i miti e le leggende ci suggeriscono l’esistenza di civiltà avanzate in tempi remoti. Ma siamo davvero sicuri che tali civiltà fossero umane? È possibile che in passato, molto prima di noi, altre forme di vita intelligenti abbiano dominato la Terra.

I rettiliani erano la prima razza intelligente sulla Terra

La natura, nel corso di centinaia di milioni di anni, avrebbe potuto sperimentare altre vie per la creazione di esseri intelligenti, forse a partire dai rettili. L’era dei dinosauri, iniziata circa 250 milioni di anni fa, durò per 175 milioni di anni, un periodo molto più lungo di quello dell’umanità. Tra queste creature, una specie particolarmente interessante era lo Stenonychosaurus, un dinosauro bipede dotato di arti anteriori con un dito opponibile, che gli permetteva di afferrare oggetti. Inoltre, il suo cervello aveva un volume sorprendentemente simile a quello umano. Dale Russell, un paleontologo canadese, ipotizzò che lo Stenonychosaurus potesse rappresentare un passaggio evolutivo verso una creatura umanoide, con una pelle squamosa, sangue freddo e la capacità di deporre uova. Alcuni hanno persino teorizzato che il misterioso “teschio di Sealand”, ritrovato in Danimarca nel 2007, potesse appartenere a un membro di questa antica razza, che è stata chiamata “reptoidi”.

Ma che fine ha fatto questa ipotetica civiltà di rettili?

La Terra è stata teatro di numerose catastrofi, e uno degli eventi più devastanti fu l’estinzione del Permiano, che cancellò il 90% delle specie viventi. È possibile che la civiltà rettile sia stata spazzata via da uno di questi disastri. Questo potrebbe spiegare perché non siamo in grado di decifrare i misteri legati a strutture come le piramidi egizie o i megaliti del Messico e del Perù. Potremmo essere bloccati da un limite di comprensione: forse, queste opere non sono frutto della logica umana, ma di una mentalità aliena a noi, quella dei reptoidi, impossibile da comprendere appieno.

Alcune leggende e immagini sembrano suggerire che i reptoidi siano sopravvissuti a tali cataclismi e abbiano addirittura avuto contatti con i primi esseri umani. Tuttavia, questi incontri non furono pacifici. I miti di molte culture descrivono creature simili a lucertole come nemici dell’umanità, ricordando le antiche battaglie tra l’uomo e i draghi. Si potrebbe ipotizzare che i reptoidi, ormai prossimi all’estinzione, siano stati sterminati dai nostri antenati, incapaci di condividere il pianeta con un’altra razza intelligente.

Esistono però altre teorie sulla fine della civiltà dei rettili. Secondo una di queste, i reptoidi avrebbero raggiunto un tale livello di progresso tecnologico da consentirgli di lasciare la Terra, divenuta ormai inospitale. Osserverebbero la nostra evoluzione da lontano, tornando occasionalmente per controllarci e attendendo il momento giusto per ritornare. Un’altra teoria, invece, sostiene che i reptoidi vivano ancora tra noi, abilmente camuffati da esseri umani. Sarebbero loro i veri padroni del nostro pianeta, determinando il corso dell’umanità secondo i propri piani segreti.

Per quanto suggestive, queste teorie appartengono probabilmente più al regno della fantasia che a quello della realtà. E forse è meglio così.

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