Non doveva certo arrivare una scoperta scientifica a confermarlo, i genitori lo sapevano già tutti, ma fa bene al cuore sapere che i bambini, soprattutto i più piccoli, non sorridono per mero riflesso fisiologico, come qualche cinico ancora si azzardava a ripetere, ma per compiacere mamma e papà.
Quando i bambini sorridono, lo fanno con un obiettivo: ottenere a loro volta un sorriso in cambio dalla persona con cui interagiscono. Inoltre, i piccoli raggiungono il loro scopo utilizzando sofisticate tempistiche, proprio come fanno i comici che ‘prendono il tempo’ delle battute per massimizzare la risposta del pubblico.
Lo studio è stato condotto da esperti di informatica, robotica e psicologia dello sviluppo ed è stato successivamente pubblicato sulla rivista PLoS One. Gli studiosi hanno esaminato le interazioni di 13 coppie di madri con i rispetti figli, con un’età inferiore ai 4 mesi, paragonandoli poi alle reazioni di bambini-robot, dotati di un particolare algoritmo.
Dallo studio si è evinto quindi che i bambini, o meglio i neonati, sanno dosare le loro risatine e già da piccolissimi sanno recitare al meglio la parte di piccoli attori.