I mattoncini LEGO sono anti LGBT, la strana accusa di un museo

VEB

Un’affermazione controversa sta infiammando il dibattito online: il celebre museo scientifico di Londra, il Science Museum, ha accusato la Lego di essere “anti-LGBT. La motivazione? Una mostra interna interpreta la struttura dei mattoncini come un esempio di linguaggio “eteronormativo”, scatenando un’ondata di critiche e persino la reazione ironica del patron di Tesla, Elon Musk.

I mattoncini LEGO sono anti LGBT la strana accusa di un museo

L’accusa del Museo: “Lego promuove un’idea binaria di genere”

La mostra incriminata, intitolata “Storie di comunità, esperienze e identità queer“, offre un percorso autoguidato all’interno del museo. Tra le varie installazioni, spicca un’esposizione dedicata ai mattoncini Lego, accompagnata da un messaggio che ha fatto discutere. Secondo quanto riportato dal The Telegraph, il museo sostiene che la Lego veicolerebbe un’idea ristretta e binaria di genere.

L’argomentazione si basa su un’interpretazione particolare della forma dei mattoncini: “La parte superiore del mattoncino con i perni sporgenti è maschile, la parte inferiore del mattoncino con i fori per ricevere i perni è femminile e il processo di assemblaggio dei due lati è chiamato accoppiamento“, si legge nel testo espositivo. Il museo prosegue affermando che questo sarebbe “un esempio di applicazione del linguaggio eteronormativo ad argomenti non correlati a genere, sesso e riproduzione”. Nonostante l’affermazione, la mostra non presenta alcuna fonte a supporto dell’idea che i Lego siano percepiti come “di genere” o che l’incastro dei mattoncini sia comunemente definito “accoppiamento”.

Elon Musk ironizza sulla questione, pioggia di critiche al museo

La polemica è rapidamente montata sui social media, raggiungendo anche Elon Musk. Il controverso imprenditore ha condiviso la notizia con una semplice emoji raffigurante un clown, lasciando intendere la sua opinione sulla vicenda.

Molti utenti online si sono schierati contro la posizione del museo, inondando i social di commenti sarcastici e critici. “Smettetela di vedere le cose in modo ‘queer’. Problema risolto“, ha commentato un utente, mentre altri hanno ironizzato: “E i magneti? Hanno due poli! I magneti sono transfobici! E le batterie? Hanno un anodo e un catodo! Le batterie sono transfobiche!“. Qualcuno si è spinto a chiedere se la Lego avrebbe presto prodotto “parti Lego non binarie”.

Non è la prima volta: precedenti controversie al Science Museum

Questa non è la prima volta che il tour autoguidato del Science Museum, nato nel 2022, si trova al centro di polemiche legate a temi di genere e sessualità. Già nel 2023, il museo era stato costretto a rimuovere un’esposizione trans-inclusiva in seguito alle proteste dei visitatori, che la consideravano “propaganda” e non divulgazione scientifica.

In quell’occasione, una bacheca intitolata “Ragazzo o ragazza?” presentava citazioni che descrivevano la transizione di genere come il passaggio dal “corpo sbagliato” al “viaggio dell’eroe”. Ai visitatori veniva inoltre spiegato che, sebbene “una femmina biologicamente umana ha solitamente cromosomi sessuali XX e un maschio biologico umano ha generalmente cromosomi sessuali XY, ora sappiamo che esiste diversità nella presenza e nelle combinazioni di caratteristiche che determinano il sesso, tra cui la variazione nei cromosomi sessuali”.

La nuova polemica sui Lego riapre il dibattito sul ruolo dei musei scientifici nell’affrontare temi sociali complessi e sulla percezione pubblica di queste iniziative.

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