I bambini tendono a ereditare l’intelligenza principalmente dalle madri anziché dai padri. Chi si considera intelligente dovrebbe quindi apprezzare la propria madre, poiché è da lei che si eredita principalmente questa caratteristica.
Nonostante il dibattito su questa teoria, diversi studi scientifici supportano l’idea. La ricerca ha evidenziato il ruolo del cromosoma X nel trasferimento dell’intelligenza. Dato che le donne possiedono due cromosomi X e gli uomini solo uno, i figli hanno maggiori possibilità di ereditare l’intelligenza materna.
Uno studio pionieristico dell’Università di Cambridge del 1984 ha dimostrato che i topi con una maggiore presenza di geni materni avevano cervelli più grandi e corpi più piccoli, a differenza di quelli con più geni paterni, che mostravano il fenomeno opposto.
Risultati simili sono stati osservati in uno studio condotto dall’Unità di scienze sociali e sanitarie del Consiglio di ricerca medica di Glasgow, che ha analizzato il QI di adolescenti, evidenziando una corrispondenza maggiore con il QI delle madri, considerando anche fattori come l’educazione e lo stato socio-economico.
Tuttavia, è importante riconoscere che la genetica non è l’unico determinante dell’intelligenza. Secondo Psychology Spot, si stima che tra il 40% e il 60% dell’intelligenza sia ereditario, con il resto influenzato dall’ambiente circostante.
In conclusione, entrambi i genitori giocano un ruolo cruciale nel supportare lo sviluppo intellettuale dei loro figli attraverso l’interazione quotidiana, il gioco e il supporto emotivo.