Per i ragazzi che hanno nel loro salotto l’ultimo modello di consolle a cui restano attaccati ore intere giocando ai loro videogiochi preferiti, nominare Home Pong dirà poco o nulla, ma un discorso ben diverso sarà per i loro padri, che hanno potuto avere tra le mani l’antenato delle moderne consolle.
In bianco e nero e con solo due manopole per manovrare il gioco, Home Pong può essere definito la prima console per videogiochi: realizzato da Atari, è stato lanciato il 3 agosto del 1975.
Senza di essa non sarebbero esistite Xbox, PlayStation e Wii poiché il concetto di un device connesso con la TV di casa con il quale si potesse giocare non faceva parte della cultura della società dell’epoca.
Bisogna dare merito del primato quale prima console domestica venduta al mondo, alla Magnavox Odyssey realizzata dal papà dei videogiochi Ralph Baer, recentemente scomparso, lanciata nel 72, ma mai in grado di raggiungere i risultati ottenuti dalla console targata Atari, quindi convenzionalmente questa viene considerata l’apripista del genere.
Fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney nel 1972, Atari (dove si formarono anche i ‘papà’ di Apple Jobs e Wozniak) diviene celebre grazie al videogioco Pong, un semplice simulatore di tennistavolo in bianco e nero, e in questi 4 decenni ha mantenuto il suo successo, pronta a toccare un fatturato superiore ai 120 miliardi di dollari nel 2015.
120 miliardi di fatturato nel 2015 ? Come farà a farli un’azienda fallita ormai da anni? Forse c’è qualche errore…