Non una bellezza nel senso tradizionale del termine, dal corpo statuario e dalle forme perfette, eppure una grandissima “donna”, capace di ispirare artisti di fama mondiale, che attorno a lei hanno costruito anche buona parte della loro carriera artistica.
Holly Woodlawn è stata la prima attrice transgender della storia contemporanea, musa ispiratrice di Andy Warhol e presenza fissa della storica Factory dell’artista, ma anche ispiratrice della famosissima canzone di Lou Reed “Walk on the Wild Side”, che nel 1972 ne immortalò per sempre l’immagine all’interno del testo.
Drag queen, regina dei salotti artistici, spogliarellista, attrice in film d’avanguardia, tossicodipendente, cantante, musa ispiratrice di fotografi, registi e musicisti: la Woodlawn è stata tutto quello che in quegli anni si doveva essere per diventare un’icona Underground.
Holly, nelle scorse ore, dopo una lunga e tenace lotta contro un cancro al seno e al cervello, si è spenta a soli 69 anni. La causa della sua scomparsa, che era stata ricoverata una prima volta nello scorso giugno – prima di un suo momentaneo miglioramento – presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, è da attribuire proprio alle complicazioni del tumore ormai troppo esteso per essere guarito.