In Grecia domani 20 settembre, si vota per le elezioni politiche, fortemente volute da Alexis Tsipras.
La Grecia, dunque, ritorna a votare. C’è già stato il comizio di chiusura della campagna elettorale nella famosissima Piazza Syntagma, ad Atene, dove Tsipras ha spiegato le sue ragioni.
Il Premier ha delineato la nuova strategia di governo, ha indicato i cambiamenti di rotta.
E così si torna a votare, nuovamente, dopo che a luglio c’era stato il referendum sull’accordo proposto dai creditori del governo greco, accettato dallo stesso governo, con Tsipras in prima linea.
Insomma, in Grecia non si fa altro che votare da un po’ di tempo a questa parte. D’altronde come in Italia.
Per i sondaggi, almeno quelli più accreditati, Syriza, il partito del Premier, è in costante vantaggio su Nea Dimokratia.
Si tratta di un vantaggio in realtà non ampio, ma abbastanza significativo, dell’ordine di due o tre punti percentuali.
Peraltro, Syriza ha già fatto sapere che in ogni caso non governerà in coalizione con Nea Dimokratia.
In questo la linea di Tsipras si prospetta molto ferma e senza oscillazioni.
Per l’Università di Salonicco Syriza nei sondaggi è al 31% contro il 28% di Nuova Democrazia. Per Gpo Tsipras è al 28,5% contro il 26% dei conservatori.