Le infrastrutture tradizionali – fibra ottica e torri radio – non arrivano dove il territorio è impervio o la densità demografica bassa. Negli ultimi anni, due tecnologie hanno puntato a colmare questo divario digitale: da un lato Starlink, la costellazione di satelliti lanciata da SpaceX; dall’altro Taara Lightbridge, il sistema di collegamento laser sviluppato da X (Alphabet).

Starlink: Internet a bassa orbita
- Come funziona: migliaia di piccoli satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) trasmettono segnali a terminali utente
- Copertura: globale, inclusi i poli e gli oceani
- Pro: non richiede infrastrutture locali, sufficiente visibilità del cielo
- Contro: costi elevati di installazione e abbonamento; frequenti lanci necessari per rinnovare la costellazione
Starlink ha aperto la via dell’Internet dallo spazio, riducendo la latenza rispetto ai tradizionali geostazionari. Ideale per chi abita in zone difficili da raggiungere via cavo, resta tuttavia una tecnologia “asset‑intensiva”: ogni satellite ha un ciclo di vita limitato, e mantenerne operativi migliaia implica spese continue.
Taara Lightbridge: Internet tramite fasci laser
Principio di funzionamento
Taara sostituisce cavi e satelliti con due unità ottiche da installare su edifici o torri. Tra questi elementi si generano fasci di luce laser invisibile, perfettamente allineati da specchi e sensori ad alta precisione.
- Portata: fino a 20 km
- Velocità: fino a 20 Gb/s, paragonabile alla fibra
- Consumo: circa 40 W (una lampadina comune)
- Installazione: poche ore, contro mesi per i cavi sotterranei
Caso di successo: Congo River Link
Quando posare la fibra sotto il fiume Congo era oneroso e rischioso, Taara ha collegato Brazzaville e Kinshasa con un ponte ottico lungo 5 km. Il risultato? Connessione stabile per istruzione, sanità e servizi online senza costosi scavi subacquei.
Vantaggi economici e scenari d’uso
- Riduzione dei costi: fino a 10× più economico della fibra tradizionale
- Flessibilità: moduli riutilizzabili e facilmente riposizionabili
- Rapidità di deployment: ideale per eventi temporanei (es. festival, fiere) o situazioni d’emergenza
Attivo in 12 Paesi (tra cui India e Kenya), Taara si presta sia alle aree rurali sia a scenari dinamici come grandi manifestazioni, dove integra la rete mobile tradizionale senza sovraccaricarla.
Confronto diretto: laser vs satelliti
Caratteristica | Starlink | Taara Lightbridge |
---|---|---|
Copertura | Globale, anche offshore | Emberi distanze terrestri (≤ 20 km) |
Installazione | Piattaforma + parabola utente | Unità laser + specchi (ore) |
Costo | Alto (lanci e abbonamento) | Medio‑basso (hardware terrestre) |
Manutenzione | Frequente lancio satelliti | Spostamento e riutilizzo dei moduli |
Velocità | 50–200 Mb/s tipici | Fino a 20 Gb/s |
Latenza | ≈ 25–50 ms | < 5 ms |
Prospettive per il futuro
La soluzione ideale potrebbe essere un ibrido Starlink‑Taara: satelliti per aree isolate e micro‑link laser per interconnessioni “last mile”. L’obiettivo condiviso? Garantire che, entro pochi anni, nessuna comunità resti offline per carenza di opzioni tecnologiche.