Per chi non ne sapesse nulla, il fenomeno del “revenge porn” non è altro che la versione moderna, al tempo del web 2.0, delle vendette che da sempre gli ex hanno messo in scena ai danni delle compagne e compagni che gli hanno spezzato il cuore.
Se un tempo, un volta conclusa una storia, si usava diffondere pettegolezzi infondati nella cerchia di amici e conoscenti, ora si usa pubblicare foto e video hard del/della malcapitata, ma lo scopo è il medesimo: umiliare l’altro, mettendone letteralmente a nudo vizi e perversioni.
Ma Google ha deciso di scendere attivamente in campo: a partire da quest’estate Google comincerà a rimuovere i link ai siti che ospitano questo tipo di materiale, come ha annunciato la stessa società.
Il provvedimento verrà applicato su richiesta delle stesse vittime: Google metterà a disposizione una richiesta da compilare online, attraverso la quale si chiede la rimozione dai risultati del motore di ricerca dei link che conducono a tali immagini.
“La nostra filosofia – ha spiegato Amit Singhal, vice presidente di Google Search- è sempre stata che la ricerca debba riflettere l’intero web. Ma le immagini di ‘revenge porn’ sono intensamente personali ed emotivamente dannose e servono solo a degradare le vittime, prevalentemente donne”.
Questo tipo di intervento purtroppo non rimuove dal web le immagini, ma impedisce solo di trovarle. Esse rimarranno accessibili a chi ne conosce l’indirizzo web.