Ormai è guerra aperta, gli avversari giocano ad armi pari, e a quato pare rilanciando al ribasso, cosa che agli utenti non dispiace certo.
Il campo di battaglia è quello della musica in streaming e i tre contendenti, che si giocano la fetta maggiore di utenza, sono Spotify, Apple e Google.
Spotify, nelle ultime settimane, non soltanto ha migliorato la versione per Android della sua app ma si appresta a lanciare anche un servizio di streaming video on demand, gestito in collaborazione con alcune tra le più importanti emittenti USA.
Apple, dal canto suo, il prossimo 30 giugno lancerà il suo servizio di Apple Music, mettendo a disposizione ben tre mesi di prova gratuita, per fidelizzare quanta più tenza possibile.
E Google? Google ha deciso di giocare d’anticipo ed esattamente come Spotify, anche Google Play Music sarà gratuito per gli utenti ma supportato da pubblicità.
L’azienda lo ha comunicato ieri con un post dove spiega che dietro alla creazione delle stazioni radio da ascoltare gratuitamente, per ora solo negli Stati Uniti, c’è il team di Songza, il servizio di raccomandazione playlist acquistato lo scorso luglio.
I brani trasmessi saranno intervallati da pubblicità sia di Google che promuove abbonamenti al servizio e altri suoi prodotti, sia di inserzionisti esterni che acquistano spazi pubblicitari all’interno delle trasmissioni radio. Oltre a quelle tradizionali, Play Music integrerà presto anche le pubblicità in modalità TrueView, molto popolari su YouTube, che permettono di accedere ai video dopo pochi secondi dalla partenza dello sponsor cliccando su “prosegui”.