Attenzione alla gonorrea, gli antibiotici faticano a fare effetto: questo l’allarme lanciato dalla OMS.
Da qualche decennio eravamo stati messi sul chi vive soprattutto per l’Aids, fra le malattie sessualmente trasmissibili.
In una maniera o nell’altra poi, quello che era stato considerato un vero e proprio castigo di dio per le degenerazioni dei costumi sessuali e il libertinaggio imperante, è stato affrontato con efficacia.
L’Aids resiste, ma sembra essere sotto controllo, grazie anche a una serie di farmaci che si sono dimostrati efficaci.
Ma nel frattempo esistono, come sono sempre esistite, altre malattie, come ad esempio la gonorrea, ben conosciuta agli inizi del Novecento, quando farmaci contro questa malattia proprio non esistevano.
Recentemente l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha messo nuovamente in guardia contro la gonorrea, dal momento che l’infezione è diventata resistente a diverse classi di antibiotici.
In un certo qual senso, la malattia si è evoluta e si stanno approntando le misure per affrontarla diversamente.
La gonorrea, volgarmente detta scolo, è una malattia che si trasmette per via sessuale, ed è prodotta dal batterio Neisseria Gonorrhoaeae.
Nelle donne lo scolo causa infiammazioni, anche di un certo rilievo, nonché perdite vaginali, a volte accompagnate da nausea e febbre.
Ma sovente la malattia non dà sintomi di rilievo e diventa più difficile diagnosticarla.
Negli uomini la gonorrea produce eminentemente infiammazioni al pene e una certa difficoltà a urinare.
Il trattamento usuale è, come detto, quello con gli antibiotici, al fine di combattere le colonie di batteri che cagionano l’infezione.
Per quel che riguarda eventuali complicazioni, queste colpiscono soprattutto le donne e nei casi estremi possono portare all’infertilità e aumentano il fattore di rischio nella contrazione dell’HIV, il virus dell’Aids.
Secondo i dati dell’Oms, annualmente circa 78 milioni di persone contraggono la gonorrea.
La causa di ciò è data dal fatto che si usano di meno i profilattici, si viaggia con più facilità, esiste una difficoltà maggiore nelle diagnosi precoci, e una difficoltà di trattamento con gli antibiotici classici.
Se la malattia negli anni ottanta era facilmente curabile ed esistevano molte classi di antibiotici appropriate, adesso il batterio è diventato più resistente, e non è facile da contrastare nei casi più gravi.
I dati sono riportati anche da uno studio pubblicato sulla famosa rivista scientifica internazionale PloS Medicine.
Ma l’OMS stessa si sta muovendo nella direzione della produzione di nuovi antibiotici, come la Zoliflodacina, nei confronti della quale la gonorrea ancora non ha potuto sviluppare nessun tipo di resistenza.
Pare che il farmaco, almeno a livello di sperimentazione, sia efficace.