Gli esperti avvertono che la Terra potrebbe presto essere colpita da una devastante emissione di particelle solari, un evento che si verifica ogni mille anni. Gli scienziati stimano che il prossimo episodio potrebbe essere alle porte.
Uno studio dettagliato condotto dai professori Alan Cooper e Pavle Arsenovic della Charles Sturt University in Australia esplora gli effetti potenzialmente disastrosi dei brillamenti solari. Secondo la loro ricerca, tali esplosioni possono compromettere seriamente lo strato di ozono, avviando reazioni chimiche pericolose per la vita umana.
“Se lo strato di ozono non assorbe sufficientemente la radiazione solare, possono verificarsi danni alle funzioni visive e al DNA umano, aumentando il rischio di cancro e influenzando il clima,” spiegano Cooper e Arsenovic.
In uno scenario del genere, i livelli di luce ultravioletta potrebbero raggiungere soglie pericolose, capaci di danneggiare il DNA per un intero anno. Gli scienziati avvertono che se un’esplosione di protoni solari coincide con un periodo di debolezza del campo magnetico terrestre, i danni all’ozono potrebbero persistere per sei anni, con un incremento del 25% dei livelli UV e un aumento fino al 50% del tasso di danni al DNA indotti dal sole.
Gli studiosi sottolineano la preoccupante probabilità che questi eventi si verifichino contemporaneamente. Tuttavia, dato che tali esplosioni di particelle solari avvengono solo ogni poche migliaia di anni, non c’è un rischio immediato. L’ultima eruzione significativa risale al 993 d.C., e l’umanità riuscì a sopravvivere.