In molte parti del mondo, è comune osservare nel cielo lunghe strisce bianche lasciate dagli aerei. Questo fenomeno ha dato origine a varie interpretazioni, alcune basate su principi scientifici e altre su teorie di complotto.
La spiegazione accettata dalla comunità scientifica è che queste strisce, note come scie di condensazione, si formano quando il vapore acqueo presente nei gas di scarico degli aerei si condensa e si congela.
Tuttavia, esiste anche una teoria alternativa, secondo cui queste scie, definite “scie chimiche” dai loro sostenitori, sarebbero il risultato di un programma segreto governativo volto alla manipolazione del clima, al controllo demografico o alla provocazione di danni.
L’idea delle scie chimiche ha iniziato a circolare nel 1996, segnando un punto di svolta con la pubblicazione di uno studio dell’Air Force che esplorava la possibilità di modificare le condizioni meteorologiche attraverso l’utilizzo delle tecnologie aerospaziali per fini militari. Questo studio ha involontariamente fornito argomentazioni a chi sostiene le teorie del complotto.
Il dibattito sulle scie chimiche è stato alimentato da episodi storici, come la dispersione di solfuro di zinco-cadmio negli USA durante gli anni ’50 e ’60, ufficialmente parte di esperimenti sulla dispersione di agenti biologici, che in seguito si è scoperto essere potenzialmente nocivo. Questi fatti storici hanno contribuito a dare un’apparenza di legittimità a tali teorie.
Sijia Xiao, una ricercatrice in dottorato presso l’Università della California, ha esaminato nel 2021 la teoria delle scie chimiche, evidenziando come i suoi sostenitori tendano a selezionare e interpretare le informazioni in modo conforme alle proprie convinzioni.
L’influenza dei social media in questo contesto è significativa, facilitando la diffusione e il consolidamento di tali credenze.
D’altro canto, esperti affiliati a istituzioni prestigiose, tra cui Harvard e la University Corporation for Atmospheric Research, hanno sottolineato la natura scientifica delle scie di condensazione, argomentando che un’operazione segreta di distribuzione chimica su larga scala sarebbe impraticabile a causa del vasto numero di persone coinvolte, rendendo difficile mantenere il segreto.
Anche personalità come Edward Snowden hanno denunciato come infondate le teorie relative alle scie chimiche.