Quante volte avete sentito discorsi di personaggi più o meno noti o più o meno potenti e siete rimasti imbambolati a chiedervi da dove prendesse cotanta verve nelle sue parole? Quante volte avete fatto paragoni tra le interviste e i discorsi tenuti magari in tv o in piazza?
Se avete avuto l’impressione che si trattasse addirittura di due personaggi completamente diversi, non siete andati lontano dalla realtà: nelle arringhe pubbliche infatti l’oratore di turno si limita, nella maggior parte dei casi, a leggere un discorso scritto da un ghostwriter.
Chi è costui?
Il ghostwriter o scrittore fantasma è un autore professionista pagato per scrivere appunto discorsi, ma anche libri, articoli, storie, pubblicazioni scientifiche, ufficialmente attribuiti a un’altra persona.
La parola fantasma si riferisce all’invisibilità dell’autore, che cede tutti i diritti al committente dell’opera, rimanendo quindi ignoto.
Questo autore può avere un “peso” più o meno consistente sul risultato finale: in alcuni casi è infatti assunto solo per riordinare una bozza o un manoscritto quasi completato, mentre in altri casi svolge un ruolo ben più rilevante, elaborando e ampliando concetti ed idee di base fornite dall’autore accreditato.
E, al di là di quello che comunemente si pensa, quello del ghostwriter è anche u, mestiere relativamente antico, dato che già nell’ottocento, solo per citare l’esempio più celebre, si racconta che il romanziere Alexandre Dumas commissionasse ad altri la scrittura di pagine dei suoi romanzi.