In Gran Bretagna David Cameron cerca di svoltare al centro per controbilanciare le posizioni di sinistra di Corbin.
Se Jeremy Corbyn, leader dei Laburisti inglesi, al congresso dei Labour aveva impresso una decisa svolta a sinistra, David Cameron, per conquistare altro elettorato, promette una lotta senza quartiere alla povertà e la promessa di rilanciare la mobilità sociale per dare un’opportunità a ognuno.
Insomma, sembra di ascoltare Tsipras o giù di lì. E invece, come evidente, è solo una mossa tattica del leader inglese al congresso del proprio partito, per paura di arroccarsi su posizioni troppo di destra contrarie al vento che tira in Inghilterra.
Ma Cameron però tenta di delegittimare il proprio avversario politico in maniera totale e quasi offensiva, dipingendo Corbyn come “una minaccia alla sicurezza nazionale”, quasi fosse un simpatizzante del terrorismo animato dall’odio verso la Gran Bretagna.
Insomma, il politically correct, forse nato in Inghilterra, non sembra più tale in quel Paese dai così nobili trascorsi politici.
Un discorso sicuro, molto determinato, quello del leader inglese. E la sicurezza gli viene ovviamente dall’aver vinto due elezioni consecutive, nel 2010 e nel 2015.
Si noti bene che lì si vota ogni cinque anni: crisi di governo o cambi di maggioranze in corso d’opera, o elezioni anticipate, sostanzialmente nel vocabolario d’oltremanica non esistono.