Dopo la sentenza storica che ha visto legalizzato il matrimonio tra omosessuali in tutti gli stati membri degli Stati Uniti D’America, il Gay Pride che ha invaso Milano e Torino coi suoi mille colori ha preso, se possibile, ancor più vigore.
“Siamo oltre 100 mila, in piazza un si’ corale al matrimonio tra persone dello stesso sesso” afferma il coordinamento arcobaleno, le associazioni che organizzano il Milano pride 2015. “Il paese è pronto, ci attendiamo risposte politiche concrete a una piazza che chiede che anche l’Italia si allinei con l’Occidente nel compimento di una democrazia matura, nella quale gay, lesbiche e trans abbiano piena cittadinanza nei diritti”.
Una festa per rivendicare diritti di pari dignità con gli eterosessuali, in particolare sui diritti fondamentali: le unioni civili e il matrimonio gay, sul modello delle nuove leggi che sono state approvate nella cattolicissima Irlanda e ieri negli Stati Uniti d’America.
Il corteo è aperto da uno striscione con lo slogan: “I diritti nutrono il pianeta”. Intanto nel giorno del gay pride, con l’hashtag #matteomakelovewin è partita su Twitter una campagna di ‘sensibilizzazione’ nei confronti del presidente del consiglio Matteo Renzi perché dia pieno seguito alle unioni civili.