Fra Donald Trump e Angela Merkel disaccordo imperante.
E meno male che è così. La preoccupazione era che ci fossero preoccupanti coincidenze, ma non è stato così.
La Germania si dimostra sempre più democratica, per quanto criticabile, e gli Usa sempre più un Paese imprevedibilmente inaffidabile, almeno in questa fase storica.
Fatto sta che i due leader si sono incontrati alla Casa Bianca e hanno faticato pure a darsi la mano.
La dichiarazione di Trump: “Le nostre due nazioni hanno molto in comune, tra cui il desiderio di unità, prosperità, pace”. E a sua volta la Merkel: “I Tedeschi devono molto agli Stati Uniti”.
Dichiarazioni generiche, strabordanti di retorica, che nascondono posizioni e idee molto differenti, sia sul piano degli scambi commerciali che della politica internazionale.
Come faccia il Presidente Usa, tra l’altro, a parlare di unità quando decide di costruire muri, e di pace, quando aumenta di 50 miliardi di dollari le spese militari, è un fatto tutto da scoprire.
Ma nella Nato Trump rimane se gli alleati pagano la giusta quota, e quanto all’immigrazione ribadisce che questa è un privilegio, non un diritto, contravvenendo a tutti i trattati internazionali e alle risoluzioni Onu.
Senza trascurare che se poi alza i dazi nei confronti delle importazioni dalla Germania, di problemi ce ne saranno ulteriormente, e molto grossi. Ma gli Americani l’hanno votato, e adesso se lo tengono.