Generalmente molto odiate da chi in determinati periodi dell’anno si ritrova la casa o il giardino invasi, le formiche rientrano nella categoria degli insetti imenotteri. Come tutti gli altri appartenenti a questa categoria, tutte le formiche possiedono 3 paia di zampe e un corpo che può essere sezionato in testa, torace e addome.
Le formiche assomigliano a vespe prive di ali, anche se quasi nessuna è dotata di pungiglione (con l’eccezione delle formiche di fuoco). Se si osserva da vicino il corpo di una formica, si noteranno anche una o due gobbette sull’area liscia degli ultimi due segmenti.
Quanti tipi di formiche esistono? Gli scienziati hanno catalogato quasi 13000 tipologie di questo insetto, ma questo numero è destinato ad accrescersi, dal momento che le formiche popolano di fatto ogni nazione e qualsiasi tipo di ambiente.
Alcune specie di formiche vivono in colonie governate da un’unica regina, mentre in altre colonie ve ne sono diverse. Tra le formiche più comuni nella nostra nazione troviamo quelle volgarmente chiamate “testarossa“. Le Crematogaster Scutellaris si caratterizzano appunto per la loro testa rossa che poggia su un corpo nero per una lunghezza totale che può raggiungere anche i 4 mm. Molto comune anche la Tetramorium Caespitum: questo tipo di formica ama l’umidità e popola le rive di paludi e fiume. Si riconosce per le antenne chiare che poggiano su un corpo totalmente scuro.
La formica Rufa è invece molto aggressiva e vive in grandi colonie, costruite utilizzando spesso aghi di pino. Minacciose anche verso gli umani difatti, se disturbate, spruzzano un liquido fastidioso e pruriginoso.
Formiche scovata nel Borneo la formica Kamikaze
Le formiche di fuoco sono un tipo particolare di formiche che costruiscono il formicaio a forma di monticello, e lo fanno generalmente all’aperto. Oltre a morsicare, hanno anche un pungiglione sull’addome che utilizzano per iniettare veleno in chi osa disturbare loro o il loro nido. La puntura di una formica di fuoco può essere piuttosto dolorosa e più punture possono richiedere l’intervento di un medico.
Gli esperti inoltre ne hanno appena identificato una nuova tipologia, anche se non presente in Italia ma scovata nel Borneo: una specie di formica kamikaze, Colobopsis explodens, capace di farsi esplodere rilasciando materiale irritante e appiccicoso, è stata descritta e catalogata in un nuovo studio pubblicato sul sito di zoologia Zookeys.
Le formiche esplodenti, già note da anni ma osservate per la prima volta in uno studio sistematico, sono state individuate nel Borneo, nel sud-est asiatico. In caso di pericolo, questa specie di insetto è in grado di contrarsi e far esplodere l’addome, liberando una sostanza in grado di uccidere o allontanare il predatore.
Da tempo è nota l’inclinazione di alcune formiche a sacrificare la loro esistenza per il benessere delle compagne, combattendo così predatori e altri eventuali nemici. Questa specie, tuttavia, risulta certamente singolare: quando attaccati, gli esemplari più esposti della colonia sono letteralmente in grado di farsi esplodere, rilasciando una sostanza collosa e velenosa, tale da bloccare e uccidere l’avversario.
I ricercatori hanno notato questa peculiarità osservando una colonia di formiche, note per la loro operosità. Alcune operaie rimangono all’entrata del formicaio, sfiorando con le zampe tutte le altre formiche: in questo modo, accertano gli altri insetti facciano davvero parte del loro gruppo. Gli esperti hanno quindi introdotto un individuo estraneo, una formica tessitrice, fra i principali predatori di questa specie. Dopo averla sfiorata, le operaie hanno letteralmente fatto esplodere i loro addomi, rilasciando una sostanza appiccicosa e velenosa, tanto da risultare letale per il nemico.
Al momento, però, non sono note le tossine presenti in questo fluido, la cui attività è pressoché istantanea.