Negli ultimi giorni, una nuova teoria cospirazionista ha preso piede sul web: il cosiddetto “Fogvid-24”. Secondo i sostenitori di questa tesi, la fitta nebbia che ha avvolto alcune aree degli Stati Uniti all’inizio del 2025 non sarebbe un fenomeno naturale, bensì un’arma chimica creata dall’uomo.
I Fenomeni che Alzano il Polverone
Durante i primi giorni dell’anno, molti stati americani hanno assistito alla formazione di una coltre nebbiosa descritta come insolita e persistente. Diverse persone hanno riferito sintomi preoccupanti come difficoltà respiratorie, odori pungenti, stanchezza improvvisa e perfino febbre. Sui social media, piattaforme come X (precedentemente Twitter) e TikTok sono state inondate da video virali che mostravano la nebbia illuminata da torce, evidenziando la presenza di “particelle anomale”.
Alcuni utenti hanno collegato il fenomeno ad avvistamenti di droni non identificati e all’aumento delle cosiddette “scie chimiche” nei cieli poco prima della formazione della nebbia. “Descritta come una spessa coltre persistente, la nebbia ha fatto ammalare le persone. Molti hanno riportato sintomi di raffreddore o influenza dopo una breve esposizione”, ha scritto un utente su X. Il termine “Fogvid-24” è stato coniato per descrivere questi episodi, diffondendo timori di un presunto attacco biologico.
Testimonianze di Residenti e Teorie del Complotto
Un residente della Florida, intervistato dal Daily Mail, ha raccontato: “Ho continuato a starnutire per ore, i miei occhi erano gonfi e avevo febbre e crampi allo stomaco”. Un altro post su X ha suggerito che l’odore simile a zolfo e la sensazione di bruciore al naso siano il risultato di un presunto rilascio di agenti chimici da parte del governo.
La Scienza Dietro il Mistero
Nonostante l’allarmismo, la scienza offre spiegazioni razionali per gran parte di questi fenomeni. La nebbia è semplicemente una massa di goccioline d’acqua o cristalli di ghiaccio che si formano quando l’aria raggiunge il punto di rugiada. Il motivo per cui queste particelle risultano visibili sotto un fascio di luce è perfettamente spiegabile: si tratta di un comportamento fisico naturale.
Per quanto riguarda gli odori e i sintomi riportati, è noto che la nebbia può assorbire inquinanti presenti nell’aria, soprattutto in aree con livelli di smog elevati. Questi inquinanti possono causare irritazione respiratoria e malesseri generici. Inoltre, l’elevata umidità associata alla nebbia può favorire difficoltà respiratorie, mentre i cristalli di ghiaccio presenti possono irritare la gola, specialmente se si respira con la bocca.
Conclusioni: Mito o Realtà?
Sebbene teorie come Fogvid-24 catturino l’attenzione del pubblico, la maggior parte dei fenomeni descritti può essere spiegata senza ricorrere a complotti. La scienza ci offre risposte razionali e dati verificabili, smentendo così molte delle ipotesi più estreme. Tuttavia, la diffusione di queste teorie evidenzia ancora una volta quanto sia importante affrontare l’informazione online con spirito critico e consapevolezza.