Per ogni successo, nei viaggi spaziali, per cui l’uomo può festeggiare, sono certamente altrettanti, se non molti di più, i fallimenti da mettere in conto.
L’ultimo fallimento, accaduto pochissime ore fa e di cui non si conoscono ancora le cause, è quello del razzo vettore Falcon9, che doveva portare la capsula senza pilota Dragon, verso la Stazione Spaziale Internazionale (iSS) per la settima missione di rifornimento, e che invece si è disintegrato due minuti dopo il decollo dalla base di Cape Canaveral, in Florida.
Il razzo trasportava una capsula Dragon non abitata ma con materiale ed equipaggiamento necessario alla Stazione spaziale internazionale: è già il secondo veicolo a non riuscire a consegnare le merci trasportate al laboratorio orbitante, dopo il cargo spaziale russo Progress M-27M che si era disintegrato completamente rientrando nell’atmosfera terrestre.
« Purtroppo non è riuscito», ha scritto su Twitter dalla stazione spaziale l’astronauta Scott Kelly, residente nella Stazione Spaziale assieme ad altri due, a cui dovevano arrivare i rifornimenti. «Lo spazio è difficile».