Finlandia: Il carcere sembra un albergo a 3 stelle

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La Finlandia, nota per il suo approccio avanzato in molti ambiti sociali, ha rivoluzionato il suo sistema penitenziario, rendendo le carceri un luogo di rieducazione piuttosto che di semplice punizione. Le condizioni di vita dei detenuti finlandesi, infatti, fanno invidia a molti, grazie a un ambiente che privilegia la libertà controllata e la reintegrazione nella società.

Finlandia Il carcere sembra un albergo a 3 stelle
foto@pixabay

Un Sistema Carcerario Aperto

In Finlandia, circa un terzo dei prigionieri sconta la propria pena in carceri aperte, strutture di minima sicurezza dove le celle non sono chiuse a chiave e i detenuti non vengono sorvegliati costantemente. Invece, i prigionieri possono muoversi liberamente, lavorare all’interno della comunità percependo un salario minimo, fare acquisti e persino visitare le proprie famiglie. Nonostante questo approccio sembri permissivo, ha portato a risultati significativi nella riduzione della recidiva.

Come Funzionano le Carceri Aperte

Nelle carceri aperte finlandesi, i detenuti sono incoraggiati a partecipare attivamente alla vita comunitaria. Molti di loro lavorano in aree di conservazione naturale, su siti storici o per enti pubblici come comuni, parrocchie e organizzazioni senza scopo di lucro. Alcuni possono anche ottenere permessi per impieghi civili fuori dal carcere, mentre coloro che scelgono di studiare ricevono un sussidio.

Un esempio emblematico di questo sistema è la prigione di Kerava, a nord di Helsinki. Qui, i detenuti hanno accesso a una serra e un piccolo zoo, che una volta all’anno vengono aperti al pubblico per permettere alle persone di accarezzare gli animali e acquistare piante. I prigionieri possono anche partecipare a escursioni controllate, come pescare, campeggiare o seguire corsi universitari.


Vantaggi del Sistema Finlandese

Il sistema carcerario finlandese ha dimostrato di essere altamente efficace nel ridurre la recidiva, con un calo del 20% rispetto a quanto si osservava con metodi più punitivi. L’approccio progressista punta sulla graduale reintegrazione sociale, offrendo ai detenuti la possibilità di adattarsi alla vita esterna prima del rilascio. Inoltre, grazie alla gestione di minima sicurezza, lo Stato spende circa un terzo in meno per detenuto rispetto ai sistemi tradizionali.

La fortezza di Suomenlinna, uno dei siti turistici più visitati della Finlandia e patrimonio mondiale dell’UNESCO, ospita una prigione a cielo aperto gestita dai detenuti stessi. In questa struttura, solo cinque guardie carcerarie supervisionano i prigionieri, mentre le telecamere garantiscono la sicurezza. I detenuti si occupano della pulizia, della cucina e delle altre mansioni quotidiane, contribuendo così al mantenimento del sito storico.


Sfide e Criticità

Nonostante i successi, il sistema carcerario aperto non è privo di inconvenienti. Una delle criticità principali è l’alto tasso di evasione. Nel 2022, si sono contate 60 fughe dalle carceri aperte, rispetto alle 11 registrate negli istituti di massima sicurezza. Quando un detenuto non rientra da un permesso, la polizia avvia una ricerca immediata, e chi viene catturato può essere soggetto a sanzioni disciplinari, come l’isolamento di 10 giorni, o addirittura trasferito in un carcere chiuso con un’estensione della pena.


Un Modello che Fa Riflettere

La filosofia alla base del sistema carcerario finlandese punta a umanizzare la detenzione e facilitare il reinserimento sociale. Anche se il modello aperto ha i suoi rischi, i benefici in termini di riduzione della recidiva e costi operativi più bassi rappresentano un esempio virtuoso che molti altri paesi potrebbero considerare.

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