Una donna è stata condannata a un periodo di detenzione dopo aver finto ben 17 volte di essere incinta, utilizzando cuscini per simulare un pancione e ingannando sia il proprio datore di lavoro che le autorità per ottenere sussidi indebiti per un valore di circa 94.000 euro.
La donna, 50 anni, ha tratto vantaggio da falsi periodi di maternità e sussidi statali per oltre due decenni, secondo quanto riportato dal quotidiano.
Residente a Roma, ha sostenuto di aver portato a termine solo cinque delle sue gravidanze dall’inizio del 2000, mentre le altre dodici sarebbero terminate in aborti spontanei.
Tuttavia, le indagini hanno rivelato che l’ultima gravidanza dichiarata era una finzione, con la polizia che l’ha monitorata attentamente per nove mesi senza trovare prove di una gravidanza reale.
Si è scoperto che la donna aveva ottenuto certificati di nascita e altri documenti falsificati per avallare le sue pretese, alcuni dei quali erano stati rubati da una clinica nella capitale italiana. Aveva anche modificato il proprio aspetto e la camminata per rendere più credibile la sua menzogna.
Durante le indagini, il compagno ha confessato alla polizia di essere consapevole delle finte gravidanze, e si ritiene che la sua testimonianza sia stata scambiata per una riduzione della pena relativa al suo ruolo nella frode.
La donna, che non si è presentata in aula, è stata condannata a un anno e sei mesi di reclusione, con la difesa che ha presentato documentazione medica attestante il suo stato di salute compromesso.