Farina di scarafaggi: a chi non piacerebbe?

VEB

Arriva dal Brasile la farina di scarafaggi che, a quanto pare, è molto proteica e salutare.

Se le inventano di tutti i colori, e non solo nel campo dell’elettronica e dell’informatica, anche nel campo alimentare.

Nei prossimi decenni, a fronte dell’aumento pressoché esponenziale della popolazione mondiale, ci potrebbe essere un problema di cibo non indifferente.

Sovrappopolazione e scarsità di cibo, due problematiche che potrebbero intrecciarsi in maniera inquietante.

Ma qualcuno sta pensando da qualche tempo alle contromisure che, per quanto strane e insospettabili, potrebbero essere praticate con successo.

Ad esempio già esistono molti piatti a base di insetti, tuttavia si sta cercando di utilizzare i piccoli animali per sostituire in qualche maniera elementi importanti della nostra dieta.

Due ricercatrici del Brasile sono riuscite a sviluppare una specie di farina che vede come elemento base gli scarafaggi.

Se ci togliamo dalla mente l’idea che questi sono esseri schifosi solo a sentirli pronunciare, la cosa si può anche fare.

Infatti, questa farina contiene il 40% in più delle proteine della ordinaria farina di grano, e quindi può sostituire in parte la carne.

Ma contiene anche un discreto quantitativo di amminoacidi e lipidi. Spiegano le scienziate: “Abbiamo usato gli scarafaggi perché sono gli insetti che contengono la maggiore quantità di proteine, e contengono otto dei nove aminoacidi essenziali, hanno grassi di alta qualità e possiamo usare quasi il 100% di essi”.

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