Un uomo di Singapore ha tentato di ottenere giorni di congedo dal lavoro con un inganno maldestro, ma la sua falsificazione è stata smascherata con conseguenze legali.
Nel mondo del lavoro, a volte la linea tra un piccolo espediente e una vera e propria frode può essere molto sottile. A Singapore, un uomo di 29 anni, Barath Gopal, ha scoperto a sue spese quanto possa costare varcare quella linea. La sua storia, che ha dell’incredibile, è diventata virale e ci ricorda quanto sia importante l’onestà, soprattutto in ambito professionale.
![Falsifica Certificato di Morte del Nonno per avere le ferie](https://www.veb.it/wp-content/uploads/2025/02/Falsifica-Certificato-di-Morte-del-Nonno-per-avere-le-ferie.webp)
All’inizio di questo mese, Gopal si è trovato di fronte al giudice per rispondere di un’accusa alquanto singolare: falsificazione di un certificato di morte. La ragione di questo gesto? Ottenere un congedo retribuito dal suo posto di lavoro. Sembra che nel novembre del 2023, mentre lavorava come analista finanziario, una delusione amorosa lo avesse talmente provato da impedirgli di concentrarsi sulle attività d’ufficio.
Invece di optare per una semplice richiesta di ferie, a cui avrebbe avuto diritto, Gopal ha escogitato un piano decisamente più elaborato e rischioso. Ha presentato una domanda di congedo compassionevole, motivandola con il decesso del nonno in India. L’azienda, inizialmente, ha approvato la sua richiesta per i giorni dall’8 al 10 novembre. Tuttavia, quando è stato richiesto il certificato di morte come prova, la situazione si è complicata.
Gopal, messo alle strette, ha tentato di guadagnare tempo, inventando scuse e promettendo di consegnare il documento in un secondo momento. Nel frattempo, ha astutamente contattato un conoscente, chiedendogli una copia del certificato di morte di un suo parente deceduto qualche mese prima. Con questa base, utilizzando il suo computer portatile, ha falsificato il certificato, modificandolo per farlo sembrare quello del suo presunto nonno. Ha poi inviato una foto parziale del documento al suo supervisore, omettendo strategicamente il codice QR presente in basso, che avrebbe permesso di verificarne l’autenticità.
Ma la sua frode non è sfuggita al controllo. Il supervisore, insospettito, ha insistito per avere una copia completa del certificato di morte. A quel punto, Gopal ha ceduto e ha inviato il documento integrale, ma consapevole che la sua bugia sarebbe stata presto scoperta, si è dimesso dal lavoro nel dicembre 2023.
La giustizia di Singapore è stata severa ma, tutto sommato, clemente. Per il reato di falsificazione di certificato di morte, la legge prevede pene severe: multe fino a 10.000 dollari, reclusione fino a 10 anni, o entrambe. Gopal si è “salvato” con una multa di 4.000 dollari. L’accusa aveva richiesto una sanzione pecuniaria tra i 4.000 e i 5.000 dollari, tenendo conto anche del danno economico subito dall’azienda, che aveva versato circa 500 dollari per il congedo retribuito ottenuto fraudolentemente.
Questa vicenda, che ha dell’incredibile, ci insegna che l’onestà è sempre la strada migliore, soprattutto in ambito lavorativo. Un momento di sconforto sentimentale è costato caro a Barath Gopal, sia in termini economici che professionali.