La Missine Exomars è compiuta? Il lander Schiaparelli è atterrato su Marte ma ancora si attente il segnale giusto dalla superficie del Pianeta Rosso.
Senza il segnale che accerti che tutto sta funzionando sul lander Schiaparelli, non si può ancora dire che la missione Exomars sia davvero compiuta.
Purtroppo, un minuto prima che il modulo toccasse il suolo di Marte, il segnale si è perso.
Per il direttore delle operazioni di volo della Agenzia Spaziale Europea (Esa), Paolo Ferri, però, la speranza di ristabilire la comunicazione c’è ancora.
Intorno alle 18,30 odierne, 19 ottobre9 all’Asi ed Esa, in video-collegamento hanno festeggiato il successo della missione.
Purtroppo, però, il segnale che è arrivato sulla Terra era quello del TGO (Trace Gas Orbiter), il modulo che è rimasto in orbita intorno a Marte e non lo Schiaparelli il quale non si è fatto vivo.
Spiega Josef Aschbacher, direttore dell’osservazione dalla terra dell’Esa: “Abbiamo avuto una finestra intorno alle 18.30, ma non è arrivato niente dal lander. Abbiamo un’altra finestra intorno alle 20, speriamo di ricevere il segnale del lander”.
Con la missione Exomars per la prima volta una sonda tocca il suolo di Marte nella stagione delle tempeste.
Impresa non facile, considerato che su Marte le tempeste sono così impetuose da avvolgere l’intera Pianeta Rosso.
Schiaparelli è riuscito ad atterrare protetto dal suo scudo termico bucando la rarefatta atmosfera marziana densa di polveri sottili sollevate dalle tempeste.
Il lander ha prima rallentato, poi aperto il suo paracadute e, infine ha azionato i retrorazzi frenanti.
Tutto questo ha permesso al modulo di adagiarsi con delicatezza sulla sabbia rossa della regione Meridiani Planum, in corrispondenza dell’equatore marziano.
In pratica si trova nella stessa regione dove da circa 12 anni girovaga a un piccolo rover della Nasa, Opportunity che gli amici hanno ribattezzato carinamente “Oppy”.