Un cupo scenario internazionale sta agitando le acque della sicurezza europea. Sir Richard Shirreff, ex vice comandante supremo della NATO, ha lanciato un monito che non lascia spazio a interpretazioni ottimistiche: secondo l’alto ufficiale britannico, la Terza Guerra Mondiale potrebbe scoppiare già nel marzo 2027. Ma attenzione, perché gravi tensioni potrebbero esplodere già nel corso del 2025.

Putin non aspetterà il 2030: la guerra potrebbe essere imminente
Negli ultimi mesi, diversi esperti di geopolitica hanno espresso forti preoccupazioni sul futuro della stabilità europea. Se in passato si ipotizzava il 2030 come data limite per una possibile escalation militare, le valutazioni più recenti anticipano drammaticamente i tempi. Secondo Shirreff, il presidente russo Vladimir Putin potrebbe cogliere l’occasione di un cessate il fuoco in Ucraina per riorganizzare il suo esercito e lanciare un attacco su vasta scala contro l’Occidente nel giro di un paio d’anni.
Uno scenario inquietante: la Russia invade, l’Europa reagisce
Nel suo intervento pubblicato dal Daily Mail, Shirreff ipotizza un’escalation che partirebbe da un attacco nella regione ucraina del Donetsk. In risposta, Mosca accuserebbe le forze speciali ucraine e instaurerebbe una zona cuscinetto di 60 km al confine con l’Ucraina, giustificandola con motivi di sicurezza per i cittadini russi. In parallelo, le truppe russe verrebbero dispiegate in aree strategiche, alzando la tensione ai massimi livelli.
La reazione della NATO e il ruolo degli Stati Uniti
In questo contesto, Kiev richiederebbe il sostegno della NATO. Ma, secondo Shirreff, un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe cambiare radicalmente la risposta dell’Alleanza Atlantica. Trump, infatti, potrebbe accogliere con favore le mosse di Putin, promuovendo una nuova ridefinizione dei confini geopolitici attraverso un voto congiunto con la Russia in sede ONU.
Il rischio di un conflitto nucleare
Il timore più grande resta quello di un’escalation fuori controllo: Shirreff non esclude la possibilità che carri armati russi possano invadere Paesi membri della NATO come Estonia e Lettonia, con conseguenze devastanti. Londra, colpita da attacchi missilistici, potrebbe dichiarare guerra alla Russia, innescando una serie di ritorsioni che culminerebbero in una guerra nucleare totale entro il 2027.
L’Europa è pronta? Forse stiamo vivendo l’ultima estate in pace
Anche in Germania, cresce il timore che l’Europa sia sull’orlo di una grande guerra. Secondo un noto storico militare intervistato dal quotidiano Bild, questa potrebbe essere l’ultima estate pacifica nel continente. L’esperto avverte che Putin potrebbe lanciare un attacco già nel prossimo autunno, in concomitanza con esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia, considerate particolarmente minacciose dai Paesi baltici.
Il problema maggiore? La tenuta del principio di difesa collettiva della NATO, che potrebbe non valere più nel caso di un disimpegno degli Stati Uniti. Una possibilità che aumenterebbe notevolmente i rischi per la sicurezza dell’Europa.
Conclusioni: allarme o previsione concreta?
Sebbene lo scenario delineato da Shirreff sembri tratto da un romanzo distopico, il suo obiettivo è chiaro: svegliare l’Europa da un senso di sicurezza illusorio e spingere i leader dell’UE a prepararsi concretamente a ogni eventualità. Preparazione, deterrenza e coesione strategica sono le parole chiave per affrontare i prossimi anni.
Potrebbe davvero essere l’ultima estate in pace? La storia ci insegna che i segnali premonitori non vanno mai ignorati.